GATTI & C. (Bottega Gatti, Botteg d'Arte Ceramica Gatti, Ceramica Gatti 1928) |
QUOTAZIONI |
La manifattura "Gatti &
C." viene fondata in modo formale, dopo alcuni mesi di
collaborazione non ufficiale, da Riccardo Gatti e
Luigi Montabilini
nel 1928 a Faenza, nei locali di via Bologna Piccola 4.
Lo stesso anno la manifattura partecipa con alcune ceramiche alla
mostra futurista di Faenza e riceve il plauso del poeta Filippo
Tommaso Marinetti.
Nella fornace vengono realizzate, tra le altre alcune ceramiche
in stile futurista disegnate da Giacomo Balla.
Nel 1930 Montabilini esce dalla società, Riccardo Gatti rimane
solo nella gestione della manifattura e si specializza nello
studio di ceramiche decorate a lustri metallici.
Nel 1932 partecipa all'Esposizione di Bologna dove riceve una
croce al merito e una medaglia d'oro per la ceramica artistica.
Nel 1933 amplia i locali della fabbrica, fa costruire, su
progetto di Giovanni Morelli,
il suo primo forno elettrico, di dimensioni ridotte e adatto alla
cottura di pezzi riflessati, e assume il fornaciaio di grandi
capacità Domenico Pini.
Nel 1933 partecipa, ottenendo una medaglia d'oro, alla Mostra
dell'Artigianato Regionale di Parma.
Nel 1934 è medaglia d'oro alla Mostra Campionaria di Firenze e
l'anno successivo ottiene il diploma di primo grado per la
ceramica artistica alla IX Fiera di Bologna.
Nel 1937 alcune ceramiche della manifattura sono esposte alla VII
Mostra del'Artigianato di Firenze e vince il secondo premio alla
VII Settimana Faentina.
Nel 1938 vince ancora una medaglia d'oro alla Mostra
Internazionale dell'Artigianato di Berlino.
Nel 1942 ottiene importanti riconoscimenti al IV° Concorso
Internazionale della Ceramica di Faenza.
In questi anni, tra gli altri, collaborano con la manifattura Angelo e Giuseppe Melandri,
Luigi Fantoni, Giuseppe Jacchia,
Giovanna Pompignoli, Anna
Ronchi, Anita Gentilini,
Maria Bubani, Werther
Bosi, Maria De Giovanni
e Ada Liverani.
Negli anni '60 tra i collaboratori della ditta troviamo anche il
torniante faentino Pier Paolo Garavini.
La manifattura, sotto la direzione di Riccardo Gatti, rimane
attiva fino al 1972, anno della sua morte, successivamente la
guida della manifattura è affidata al nipote e allievo di Gatti,
Dante Servadei,
coadiuvato dal figlio Davide, che per
distinguere la produzione da quella dello zio cambia il nome
della manifattura in "Bottega Gatti" e al marchio
aggiunge le iniziali DS.
Dal 1986 sono invitati a realizzare le loro opere nella
"Bottega Gatti" alcuni importanti artisti come Eduardo Alamaro,
Antonio Recalcati,
Stefano Della Porta, Gino
Covili, Ugo
Nespolo, Enrico
Baj e il figlio Andrea, Sebastian Matta
e il figlio Pablo Echaurren,
Giosetta Fioroni,
Bruno Ceccobelli,
Tommaso Cascella
(secondo del nome), Giacinto Cerone,
Alik Cavaliere, Mimmo Paladino, Luigi
Ontani, Sandro
Chia, Enzo
Cucchi, Lucio
Del Pezzo, Arnaldo
Pomodoro, Tristano di
Robilant,Luigi
Carboni, Mario della
Vedova, Italo
Zuffi, Liliana
Moro, Aldo
Mondino, Paolo
Maione,Vincenzo
Cabiati, Giovanni
Ruggiero, Luisa
Rabbia, Valerio
Berruti, Agostino
Bonalumi, Sabrina
Torelli, Oliviero
Rainaldi, Domenico
Bianchi, Amedeo
Martegani, Antonio
Riello, Giuseppe Gallo,
Germano
Sartelli, Giuseppe
Maraniello, Marcello
Jori, Carlo
Benvenuto, Antonio
Violetta, David
Casini, Emilio
Isgrò, Chiara
Passa, Ugo
La Pietra.
La manifattura è tutt'ora attiva, sotto la denominazione
"Ceramica Gatti 1928" , ad opera di Davide Servadei e
delle sorelle Laura e Marta, con una produzione di ceramiche
artistiche di altissimo livello.
fino al 1928 |
www.italianways.com/the-bottega-darte-ceramica-gatti-from-futurism-to-the-future
www.treccani.it/enciclopedia/riccardo-gtti_(Dizionario_Biografico)/
www.prolocofaenza.it/it/visita-faenza/luoghi/museo-riccardo-gatti/
www.micfaenza.org/it/mostre/79-futurismo-coi-baffi-php
www.musei.confartigianato.it/Museo.asp?id=403
www.cat.mag-news.it/nl/a.cfm?Ry.2.0.Sp.A.A.A.A
www.facebook.com/media/set/?set=a.253467752991.138896.251017012991&type=3