Antonio RIELLO | QUOTAZIONI |
Nato a Marostica, in provincia di Vicenza, nel 1958 nel 1982
si laurea in chimica all'Università di Padova e,
successivamente, in Architettura a Venezia.
Nella seconda metà degli anni Ottanta visita a più riprese gli
Stati Uniti e nel 1990 vince una borsa di studio della
Polllock-Krasner Foundation di New York e inizia ad insegnare
Fenomenologia del videogame in alcune università e accademie,
sia in Italia che all'estero.
Alla fine degli anni Ottanta si avvicina alla ceramica e nel 1989
presenta la sua prima personale italiana a Milano presso la
Galleria Murnik e l'anno dopo, sempre con una personale, è al
Museo Civico di Bassano del Grappa.
Nel 1989 è alla Louise Hallet Gallery di Londra nella collettiva
Italy Today
Negli anni Novanta realizza alcune opere in ceramica presso la
manifattura "Gatti"
di Faenza.
Nel 1991 espone i suoi lavori alla Loft Gallery di Valdagno e nel
'92 al Museo di Storia Naturale di Milano.
Nel 1994 è a Roma alla Galleria Il Ponte in una personale e, con
Arte & Misfatti, alla Galleria Bianca Pilat di
Milano, in una collettiva.
Nel '95 i suoi lavori sono presentati al Museo di Storia Naturale
di New York e partecipa alla collettiva Concettualismo
ironico allestita a Mannheim, in Germania
Nel 1996 è invitato alla Quadriennale d'Arte di Roma e nel 1997
realizza la prima opera darte in Europa, in forma di
videogioco, Italiani Brava Gente.
Nello stesso anno espone a PerugiArte di Padova e alla Derby
School of Art and Design, in Gran Bretagna.
Nel 1998 partecipa a Taboo mostra collettiva d'arte
allestita al Business Design Centre di Londra.
Nella mostra Too Bad del 2002, presentata allo Studio
Ercolano di Bologna, espone unampia selezione dei suoi
lavori: i tavoli da tortura, le killer cars, i cavalli a dondolo
pieni di chiodi acuminati, le armi per signora in versione
glamour.
Nello stesso anno, a Pietrasanta in provincia di Lucca, presenta
la personale "Guns" negli spazi della Galleria Astuni,
mostra in cui analizza il tema della violenza privata,
trasformando armi da guerra in accessori di moda in cui
lidea di morte si traveste con elementi decorativi derivati
dalla lavorazione della ceramica.
Nel 2005 è al Museo di Arte Contemporanea di Trento.
Vive e lavora a Marostica.