home

indice ceramisti

indice fabbriche

Duilio CAMBELLOTTI QUOTAZIONI

Duilio Cambellotti nasce a Roma nel 1876.
Scultore, pittore, scenografo, incisore, costumista, decoratore e ceramista lascia gli studi di ragioneria per iscriversi, dal 1893 al 1897, alla Scuola di Arti Applicate del Museo Artistico Industriale (M.A.I.) di Roma, con l'intento di divenire scultore.
Nel 1896 apre uno studio di decoratore in via Sardegna a Roma.
Nel 1898 partecipa al "Concorso per un manifesto" nell'ambito dell'Esposizione di Torino e in questi anni frequenta con una certa assiduità il "M.A.I." Museo Artistico Industriale di Roma, affascinato dalle collezioni di antichità.
Dopo un viaggio in Turchia risalente a questi anni, Cambellotti inizia a collezionare antiche ceramiche greche, etrusche, villanoviane e romane.
Nel 1902 partecipa all'Esposizioni di Arte Decorativa Moderna di Modena e rimane colpito da alcune ceramiche di artisti stranieri dalle forme semplici molte delle quali presentano applicazioni di soggetti animali.
Dal 1905 realizza alcune scenografie per il teatro Argentina di Roma e viene notato da Gabriele D'Annunzio che lo vuole come scenografo per la messa in scena de "La Nave".
Nel 1906, insieme ad Aleardo Terzi, presenta con successo alcune illustrazione per libri per bambini alla Mostra del Sempione di Milano e vasellame in ceramica, di sapore popolare, tra cui una ciotola, realizzata sia in ceramica che in bronzo, in cui la forma di una rodine è fusa nell'oggetto.
Nello stesso anno stringe amicizia con Francesco Randone e la sua famiglia di artisti.
Nel 1907, dopo una visita alla manifattura "Fornaci di San Lorenzo" di Galileo Chini a Firenze, apre un proprio laboratorio in via Garibaldi a Roma, dove inizia a decorare ciotole e piatti acquistati presso le fornaci di Trastevere, con paesaggi ispirati alle paludi Pontine e alla campagna romana, oltre a motivi legati all'infanzia e all'archeologia.
Amico di Vittorio Grassi, Giovanni Prini, Giacomo Balla, Umberto Boccioni e Umberto Bottazzi nel 1908 fonda con alcuni di loro la rivista "La Casa".
Dal 1910 al 1914 insegna Plastica nei corsi serali della Scuola di Arte Allpicata alla Ceramica di Civita Castellana, in provincia di Viterbo.
Nel 1911, all'Esposizione del Cinquantenario del Regno d'Italia, allestisce la "Capanna dell'Agro Romano" dove espone, insieme a Giacomo Balla e al suo allievo Virgilio Retrosi, disegni, sculture e ceramiche ispirate alla vita dei campi.
Nel 1912 organizza, in collaborazione con Bottazzi, Grassi e il maestro vetraio Cesare Picchiarini, la "Prima Mostra della Vetrata".
Dal 1912 al 1917 si dedica, affiancato da Romeo Berardi, Renzo Cellini e Fernando Frigiotti, all'insegnamento delle arti applicate non trascurando la sua attività di scenografo e realizzando nel 1914, tra gli altri, alcuni importanti allestimenti per il Teatro Greco di Siracusa.
Negli stessi anni collabora con la manifattura ceramica "Neo Falisca Ars" di Civita Castellana, di proprietà di Agostino Colonnelli, come testimonia il vaso a sua firma marcato con lo stemma della manifattura.
Nel 1917 Cambellotti fonda a Roma, nei locali dell'Ospizio di San Michele a Ripa, la Scuola Comunale di Ceramica dove è coadiuvato nell'insegnamento da alcuni suoi allievi tra cui Roberto RosatiRomeo Berardi e la moglie Tullia Rossi, Virgilio Retrosi, Renzo Cellini e il maestro formatore Fernando Frigiotti.
I lavori usciti dalla scuola sono marcati dall'acronimo "R.I.N.I.P." (Regio Istituto Nazionale d'Istruzione Professionale) e "TAI" probabile marchio di un laboratorio con finalità commerciali affiancato alla scuola stessa.
Tra gli allievi anche reduci e invalidi di guerra
Al termine del primo conflitto mondiale, durante il quale insegna ceramica  a reduci e mutilati, Cambellotti collabora con alcune manifatture ceramiche romane tra cui la "S.I.C.L.A."
Tra il 1919 e il 1928 lavora, ad una importante serie di vasi e oggetti in ceramica realizzati per il Regio Istituto Nazionale per l'Istruzione Professionale.
Nel 1921, anno in cui inizia i lavori per il villino Pallottelli a Roma, espone, in una personale alla Società di Arte Moderna Italiana di via Veneto a Roma, numerose opere in bronzo e ceramica.
In questi anni collabora saltuariamente con varie manifatture ceramiche di ambito romano tra cui quella di Ferruccio Palazzi
L'anno successivo espone venti sculture in bronzo, ceramica e gesso all'Esposizione di Cultori d'Arte di Roma.
Nel 1923 e nel 1925 partecipa alla Biennale di Arti Decorative di Monza dove organizza la sezione dedicata al Lazio ed espone, oltre ad alcune ceramiche, bronzi, arredi e vetrate.
Tra il 1923 e il 1927 si dedica, insieme ai suoi allievi, alla realizzazione di una serie di pannelli ceramici destinati alla decorazione dell'Aula Magna della nuova sede della Scuola di Ceramica in via Conte Verde a Roma.
Nel 1928 trascorre alcuni mesi a Taormina realizzando alcune scenografie per l'antico Teatro Greco.
Nel 1931 è a Bari, dove lavora alla decorazione degli ambienti della nascente sede dell'Ente Autonomo dell'Acquedotto Pugliese.
Qui prende a frequentare alcuni artigiani ceramisti pugliesi da cui acquista numerose ceramiche popolari per la sua collezione e a Grottaglie conosce Vincenzo Calò che realizza per lui alcune terrecotte istallate poi nella Sala da Ballo dell'Ente.
All'inizio degli anni Trenta inizia ad allontanarsi dalla ceramica per farne ritorno solo per realizare grandi opere in terracotta.
Alcuni suoi importanti vasi in terracotta dipinta e invetriata ispirati alla tradizione etrusca e realizzati intorno al 1935 sono oggi conservati al Museo della Ceramica di Faenza.
Tra gli anni Venti e Trenta insegna presso la Regia Scuola Professionale per la Ceramica di Civita Castellana.
Nel 1936 è a Paestum dove svolge l'attività di scenografo e costumista.
Nel 1939 realizza due grandi teste in terracotta smaltata pe la decorazione della sede di Radio Vaticana.
Nel secondo doguerra realizza nei laboratori della ditta "Baldelli" un grande pannello ceramico raffigurante una chimera
Negli anni successivi abbandona la ceramica e si dedica alla realizzazione di scenografie e xilografie.
Duilio Cambellotti muore a Roma, nel suo studio/abitazione di piazza Perin del Vega, nel 1960.


Scuola di ceramica fondata
da Cambellotti nel 1917
  VIDEO
Museo Cambellotti di Latina
Autodidatta - Duilio Cambellotti racconta se stesso
Le grazie e le virtù dell'acqua
L'Arte di Duilio Cambellotti

www.instazu.com/tag/duiliocambellotti

www.mostracambellotti.it

http://it.wikipedia.org/wiki/Duilio_Cambellotti

http://it.wikipedia.org/wiki/Museo_civico_Duilio_Cambellotti

www.museivillatorlonia.it/casina_delle_civette/artisti/duilio_cambelloti#c

www.arteliberty.it/arti_app._ceramiche5.htm

www.museoascona.ch/esposizioni.php?c=passate&esp_id=20&art_id=21&p=artisti

www.accademiaarte.org/PDF/catalogocambellotti.pdf