Nato a Roma nel 1918 il "R.I.N.I.P." (Regio Istituto
Nazionale di Istruzione Professionale), con sede nel Convento di
San Michele a Ripa in piazza San Salvatore in Lauro, accorpa al
suo interno alcune scuole del "M.A.I." (Museo Artistico
Industriale) tra cui quella di ceramica diretta da Duilio
Cambellotti.
I manufatti della sezione ceramica dell'Istituto recano diversi
marchi tra cui uno costituito da una fiamma stilizzata e la
scritta TAI (Tornitori Artisti Italiani)
Tra gli artisti attivi presso la scuola troviamo Romeo Berardi,
allievo e collaboratore di primo piano di Cambellotti
Nel 1923 la sede viene trasferita in via di Conte Verde.
Nel 1925 alcune terrecotte e buccheri, recanti il marchio della
scuola, vengono esibite alla II Esposizione di Arti Decorative di
Monza.
Dal 1924 al 1929 Roberto
Rosati entra a far parte del corpo docenti dell'Istituto e
dirige i corsi di ornato e plastica decorativa.
Nel 1927 nella sede di via Conte Verde vengono riunite le le
collezioni del Museo e l'anno successivo viene nominato
commissario governativo Roberto Papini che affida a Gaetano
Ballardini, direttore del Museo della Ceramica di Faenza,
l'incarico di catalogare le ceramiche del Museo.
Nel 1931-32 Ferruccio
Palazzi, che ha rilevato i laboratori di via San Salvatore in
Lauro e aperto una scuola di ceramica, tiene un corso di ceramica
presso l'Istituto retto da Basilio Cascella.
Nel 1932 dai forni della scuola escono alcune piccole plastiche
modellate da Arturo
Martini e nello stesso anno alcune ceramiche realizzate dagli
allievi della scuola vengono esibite alla Galleria Nazionale
d'Arte Moderna di Roma.
Dal 1941 il corso di ceramica artistica viene affidato a Leoncillo.
Nel 1954 il "M.A.I." diviene Istituto Statale d'Arte e
le collezioni di arte applicata del Museo confluiscono in altre
istituzioni museali di Roma.
Alla morte di Leoncillo la direzione del corso di ceramica viene
affidata a Nino
Caruso e nel 1972 l'Istituto d'Arte si trasferisce in via
Silvio D'Amico.