Virgilio RETROSI | QUOTAZIONI |
Virgilio Retrosi nasce a
Roma nel 1892.
Amico e allievo, alla Regia Accademia di Belle Arti di Roma, di Duilio
Cambellotti è attivo come
ceramista già nel primo decennio del Novecento.
Nel 1911 esordisce in occasione dell'Esposizione Internazionale
di Roma per il cinquantenario dell'Unità d'Italia esponendo, su
invito di Cambellotti, alcuni vasi di terracotta dipinta.
Sucessivamente opera nella manifattura ceramica di Treia a Civita
Castellana "Rosati & Sprovieri", di proprietà di Roberto Rosati e Giuseppe Sprovieri e
collabora con la rivista "La Casa" per la quale, tra il
1912 e il 1913 pubblica articoli, disegni e vignette.
Tra il 1912 e il 1913 lavora, con Romeo
Berardi e Roberto Rosati presso
la di Sprovieri a Treia e tra il 1912 e il 1917 collabora, da
esterno, con la manifattura civitese "Falisca
Ars".
Gli anni a cavallo del primo conflitto mondiale lo vedono
insegnante alla Scuola di Arti Applicate di Roma, fondata e
diretta da Duilio Cambellotti
Al termine della prima guerra collabora con la manifattura di
ceramiche artistiche "Grazia" di
Deruta e con altre manifatture di Gualdo Tadino.
Nel 1921 realizza alcuni vasi, marcati "TAI", che cuoce nei forni dell'Istituto
Professionale di San Michele a Roma ed inizia a collaborare con
la manifattura "La
Fiamma", di Ferruccio
Palazzi, a Roma.
Nel 1926 espone alla mostra annuale degli Amatori e Cultori
d'Arte di Roma, nella sezione del Lazio, una serie di 24 grandi
piatti dedicati ai rioni di Roma, successivamente acquistati dal
Comune e presenta alcune altre ceramiche esposte nella "Sala
del Mare" e in quella degli "Abitatori della Campagna
Romana".
Nello stesso anno realizza alcune ceramiche presso i laboratori
della manifattura "Grazia" di Deruta
Nel 1927 Virgilio Retrosi è presente alla II Esposizione
Internazionale di Belle Arti di Fiume con alcuni piatti e
plastiche a soggetto animalista e a diverse manifestazioni romane
e torna a collaborare con la manifattura "Grazia" di
Deruta, mantenendo sempre i suoi rapporti lavorativi con la
"Fiamma" di Palazzi.
Sono stati presentati sul mercato alcuni piatti, a soggetto
propangandistico fascista, datati 1925, marcati "FA.CE.
- Fabbrica Ceramiche d'Arte Roma".
Nel 1929 partecipa alla III Mostra Marinara d'Arte di Roma, alla
II Esposizione Nazionale di Belle Arti di Fiume e partecipa alle
mostre collettive di ceramiche organizzate da Ferruccio Palazzi
A metà degli anni Trenta abbandona la ceramica per dedicarsi
totalmente alla grafica pubblicitaria e dal secondo dopoguerra,
alla progettazione di gioielli
Virgilio Retrosi muore a Roma nel 1975.