Fernando (Ferdinando)
Frigiotti nasce a Macerata nel 1876.
Trasferitosi con la famiglia in Francia vi rimane fino all'inizio
del '900, quando si stabilisce a Roma, dove oltre a lavorare in
proprio in un laboratorio con una fornace in via Marforio, al
Palatino, demolita poi dal regime, fra gli anni Venti e Trenta,
per far posto alla via dell'Impero, insegna materie artistiche al
Regio Istituto Nazionale di Istruzione
Professionale (R.I.N.I.P.) di
Roma, in cui ricopre l'incarico di capo tecnico.
Al "R.I.N.I.P", conosce Duilio
Cambellotti con il quale
collabora, come maestro formatore, nella Scuola Comunale di
Ceramica e per il quale realizza, a partire dal 1919, alcuni
buccheri.
Nel 1923 partecipa alla I Biennale di Arti Decorative di Monza
con alcune ceramiche realizzate in collaborazione con la
manifattura romana "S.I.C.L.A." di Carlo Ciacci, manifattura con la quale collabora con il ruolo
di maestro fornaciaio.
E' presente anche alla seconda edizione della stessa
manifestazione, nella sezione Lazio, con un opera che presenta la
firma di Duilio Cambellotti accanto alla sua.
Grande tecnico della ceramica ed esperto fornaciaio collabora con
numerosi artisti, tra cui Ferruccio
Pasqui, Attilio
Selva, Vincenzo
Jerace, Giovanni
Prini, i fratelli Gioacchino, Michele e Tommaso
Cascella, Roberto
Rosati, Renato
Bassanelli, Vincenzo
Jerace e Alberto
Gerardi, soprattutto nella
realizzazione di ceramiche di grandi dimensioni, grazie alle sue
elevate conoscenze della materia e degli smalti.
Dai primi anni Venti fino agli anni Trenta, a Roma, nella zona
devastata poi dalla realizzazione di via dei Fori Imperiali, ha
un laboratorio/studio, dotato di forni, dove oltre a cuocere
ceramiche per conto terzi, si dedica alla produzione di opere
proprie.
Fernando Frigiotti muore a Roma nel
1948.