Giovanni PRINI | QUOTAZIONI |
Giovanni Prini nasce a
Genova nel 1877.
Conclusi gli studi all'Accademia Ligustica di Genova esordisce
esponendo una scultura in gesso dal titolo "La tentazione di
S. Antonio" alla XLIII Esposizione di Belle Arti di Genova.
Si trasferisce a Roma alla fine del 1900 e qui conosce Duilio
Cambellotti e Giacomo
Balla.
La sua casa-studio di via Nomentana, animata dall'ospitalità
della moglie, la poetessa Orazia Belsito, diviene presto luogo di
ritrovo di giovani artisti come Giacomo Balla, Umberto Boccioni,
Duilio Cambellotti e Gino Severini.
Nei primi anni del Novecento approccia la materia ceramica.
Nel 1905 espone alcuni disegni, studi, carboncini e bronzi in una
sala a lui dedicata agli "Amatori e Cultori d'Arte di
Roma".
Nel 1911, in occasione dell'Esposizione Nazionale di Roma, gli
viene affidata l'esecuzione del fregio del pronao della Galleria
Nazionale d'Arte Moderna che lui decora con il bassorilievo
"L'artista e le battaglie artistiche" o "Peana
delle arti".
Nel 1913 aderisce alla Secessione Romana e l'anno successivo
espone alla mostra organizzata dal gruppo, alcune opere tra cui
"Le gemelle Azzariti".
Nel 1915 diviene professore di Ornato all'Istituto Superiore di
Belle arti.
Dal 1915 al 1925 si dedica professionalmente alla ceramica e nel
1916 espone alla Mostra della Secessione Romana una piccola testa
di medusa di ceramica invetriata.
Nel 1917 firma con Galileo Chini un
manifesto dal titolo ''Associazione Propaganda
Artistico-Industriale" a favore delle Arti Applicate.
Dopo la guerra, che lo vede direttore della fabbrica di
giocattoli "SFAGI" di Roma, torna alla ceramica e
partecipa, nel 1922, alla XC Esposizione della Società Amatori e
Cultori d'Arte di Roma dove, in una sala a lui riservata, oltre
ad alcune opere di scultura espone numerose ceramiche sue e della
sua allieva Mary Pandolfi de Rinaldis.
Partecipa alle Biennali di Arte Decorativa di Monza del '23, dove
riceve un diploma d'onore, e del '25 con alcune sculture di
ceramica policroma di tema sacro.
Ametà degli anni Venti apre una collaborazione con la "Manifattura di Signa".
Nel 1932 viene nominato Accademico di San Luca e inizia ad
insegnare all'Accademia di Belle Arti di Roma.
Nel secondo dopoguerra, nel suo studio di via Oslavia a Roma,
torna ai sui inizi simbolisti rielaborando le opere eseguite nei
primi decenni della sua carriera.
Muore a Roma nel 1958.
Molte delle sue ceramiche non portano alcuna firma.
Giovanni Prini muore a Roma nel 1958.
www.museoascona.ch/esposizioni.php?c=passate&esp_id=20&art_id=32&p=artisti
www.gnamdrive.beniculturali.it/archivignam/00/GNAM/gnamSt003/thumb/
Archivi-delle-arti-applicate-del-XX-secolo/arti-applicate_foto/Ceramica-romana/Prini-Giovanni/
www.arcadja.com/auctions/it/prin_giovanni/prezzi-opere/97282/