Vittorio GRASSI | QUOTAZIONI |
Pittore, incisore,
medaglista e scenografoVittorio Emanuele Giuseppe Grassi nasce a
Roma, nel 1878.
Inizia la sua attività lavorativa alla Banca d'Italia,
nell'officina carte valori, dove apprende i segreti dell'arte
della stampa.
Pittore autodidatta, realizza nel tempo libero alcuni dipinti di
paesaggi che nel 1902 espone in una personale alla galleria
Galassi Paluzzi di Perugia.
L'anno successivo, grazie al successo ottenuto, viene invitato ad
esporre al Palazzo delle Esposizioni in una mostra organizzata
dal circolo della Società di Amatori e Cultori di Belle Arti di
Roma.
Dal 1903 al 1922 espone regolarmente alle mostre degli Amatori e
Cultori d'Arte di Roma.
Nel 1904 conosce Duilio Cambellotti, Giacomo Balla e Giovanni
Prini e si avvicina al gruppo
dei "XXV della Campagna Romana" partecipando alle
mostre del gruppo fino al 1942 e si avvicina, anche su solo
episodicamente, alla ceramica.
Nel 1908 partecipa, insieme a Cambellotti, Bottazzi, Marcucci e Menasci alla fondazione della
rivista "La Casa".
Nel 1911 partecipa alla Mostra della Topografia Romana Antica,
allestita nelle sale di Castel Sant'Angelo, presentando un quadro
raffigurante un grande panorama della città medievale.
Nello stesso anno, in occasione della celebrazione romane del
Cinquantenario dell'Unità d'Italia e di Roma Capitale, realizza
alcuni pannelli ceramici destinati a decorare le pareti del
villino "La Casa", oggi non più esistente, a
Lungotevere delle Armi, disegnando inoltre anche alcune vetrate,
realizzate dal Maestro Picchirini, noto artigiano del vetro
attivo a Roma.
Nel 1912, alla Prima Mostra della Vetrata Artistica, vengono
esposte quattro vetrate da lui disegnate e realizzate da Cesare
Picchiarini.
Nello stesso anno disegna per la Richard-Ginori alcuni vasi in ceramica con decorazioni
naturalistiche di rane e serpenti che vengono presentati alla
Biennale di Venezia.
E' questo il suo ultimo rapporto con la ceramica: el 1913 espone
alcuni quadri alla mostra della Secessione Romana, partecipando
poi, anche alle due manifestazioni successive. Nel 1914 è a
Lipsia, all'Esposizione Internazionale del Libro e l'anno dopo
allestisce il padiglione italiano alla Mostra Internazionale di
San Francisco. Nel 1921 è chiamato ad illustrare, per l'Istituto
d'Arti Grafiche di Bergamo il volume "Vita Nova" di
Dante Alighieri.
Nel 1923 allestisce, insieme a Giovanni Prini, la sala della
Musica alla Mostra Internazionale d'Arte Decorativa di Monza e
nel 1925, alla stessa manifestazione, realizza la decorazione
della "Sala degli abitatori della Campagna Romana"
Nel 1937 è direttore artistico e capo della sezione illustrativa
dell'Enciclopedia Treccani.
Vittorio Grassi muore a Roma nel 1958.
Firma le sue ceramiche con un monogramma costituito dalle sue
iniziali in un simbolo grafico somigliante ad una stella cometa.
www.treccani.it/enciclopedia/vittorio-grassi_(Dizionario-Biografico)/
www.museoascona.ch/esposizioni.php?c=passate&esp_id=20&art_id=27&p=artisti