La
fabbrica di ceramiche artistiche La Salamandra viene
fondata a Roma, nel 1921, da Davide Fabbri
con la collaborazione di Renzo Cellini,
con sede in via Pietro da Cortona 3.
Con la manifattura collaborano, nel periodo romano, alcuni
importanti ceramisti del gruppo che fa riferimento a Duilio
Cambellotti tra cui Achille
Mauzan, forse anche socio della manifattura e Alfredo Biagini.
Nel 1922 la fabbrica viene trasferita a Perugia, la proprietà
della manifattura passa alla famiglia dell'industriale Buitoni e
Davide Fabbri ne assume la direzione artistica e tecnica.
Tra i soci della manifattura perugina ci sono anche Biagio Biagiotti
e Giuseppe
Baduel.
Fino al 1925 numerosi pezzi della manifattura sono marcati SA/DRA
Perugia.
Nel 1927 La Salamandra entra a far parte del "C.I.M.A." (Consorzio Italiano
Maioliche Artistiche) fondato da Biagio Biagiotti e diretto da Alpinolo Magnini.
Nel 1930 Davide Fabbri esce dalla manifattura e negli anni Trenta
direttore artistico della manifattura diviene Gennaro Strino.
Dal 1933 il consorzio cambia struttura societaria, da cooperativa
diviene società di capitali ed inizia a marcare i pezzi con
l'acronimo C.I.M.A. seguito dalla scritta
Deruta-Perugia oppure semplicemente
Perugia
Nel 1935, ceduta la manifattura ceramica di famiglia S.A.C.R.U. di Umbertide, Settimio Rometti
presta, per alcuni mesi, la sua opera nei laboratori della
Salamandra.
Altri collaboratori della manifattura nel corso degli anni Trenta
e Quaranta sono: Zulimo
Aretini, Emma
Bonazzi, Enrico
Ciuti, Ezio
Cocchioni, Marcello
Fantoni, Ruffo
Giuntini, Aldo
Pascucci, Alberto
Stolz e Nino
Strada.
La manifattura rimane attiva fino al 1955.