Settimio Rometti, eclettico
pittore scultore e ceramista umbro prima della fondazione della
ditta "Rometti", esegue alcune ceramiche in stile
Liberty, di buona qualitą, che cuoce presso la fornace
"Pasquali & Cerrini", che per la produzione
artistica marca i suoi pezzi "Frattigiana", di Umbertide e quando la fornaca decide
di aprire una scuola di ceramica gli affida l'insegnamento della
materia.
Formatosi alla Scuola Tecnica Comunale di Umbertide allievo del
maestro Sciuppa, con il nipote Aspromonte, figlio del fratello Paolo, e alcuni altri soci,
fonda nel 1927, la manifattura "Ars
Umbra", ad Umbertide in
provincia di Perugia, alla quale invita a collaborare numerosi
giovani artisti allievi dell'Accademia d'Arte di Roma tra cui Corrado
Cagli, lo scultore Mario
Di Giacomo, un altro nipote,
figlio della sorella Stamura, Dante
Baldelli e Leoncillo
Leonardi.
Intorno all'inizio degli anni Trenta Settimio abbandona
gradualmente la ceramica dedicandosi sempre di pił
all'amministrazione della ditta e lasciando la direzione tecnica
e artistica della manifattura ai nipoti.
Nel 1934 la manifattura versa in una grave crisi economica e dopo
un fallito tentativo di fusione con la fabbrica ceramica istriana
"Fonda" i Rometti sono costretti a cedere la ditta e
Settimio si trasferisce a Rimini a lavorare presso una
manifattura ceramica locale.
Nel 1935 si trasferisce a Perugia dove apre una collaborazione
con il "C.I.M.A." e
lavora presso la fabbrica ceramica la "Salamandra" e successivamente si sposta in Francia, a
lavorare nell'imprese edile del fratello Clotide a Nizza.
Nel 1937 Settimio Rometti, tornato in Italia, rientra in possesso
della fabbrica di famiglia e richiama ad Umbertide i nipoti
Settimio Rometti, che si era trasferito a Milano, e Dante
Baldelli che lavorava a Cittą di Castello.
Nel 1942 Settimio lascia la "Rometti" e fonda, sempre
ad Umbertide in via Garibaldi, la "Settimio Rometti Fabbricazione Ceramiche
Artistiche" e la ditta
"S.A.C.R.U" passa nelle mani di Domenico
Pucci.
Nel secondo dopoguerra collabora nuovamente con il consorcio
"C.I.M.A." lavorando per un breve periodo con la
societą "Maioliche Deruta",
torna ad Umbertide e, in societą con Manlio
Banelli e Pietro Finocchi, fonda
una nuova fabbrica "Rometti" in alcuni locali di via
Tiberina.
Settimio Rometti abbandona l'attivitą di ceramista, per motivi
di etą, alla fine degli anni Sessanta.