I.C.S. (Vietri) (Industria Ceramica Salernitana) |
QUOTAZIONI |
La manifattura vietrese per la produzione di ceramiche
artistiche "I.C.S." (Industria Ceramica Salernitana)
viene fondata nel 1927, nei laboratori ceramici della ex ditta
"Della Monica" a
Marina di Vietri, dall'imprenditore lituano Max Melamerson,
insieme alla moglie Flora Haag e
ne fa un centro di produzione di ceramiche artistiche frequentato
dai maggiori talenti di area tedesca e non solo, della ceramica
moderna, la cosidetta "colonia tedesca di Vietri",
probabilmente con la collaborazione tecnica di Gunter Studemann,
già proprietario della "Fontana
Limite".
Da Firenze chiama Barbara
Margarethe Thewalt, dalla Russia giunge la pittrice Liesel Oppel,
assume lo scultore in ceramica Lothar Eglive, la modellatrice Hilde Ramberlieg,
le pittrici Olga
Daibes, Amos
Marianne ed Elisabeth
Schveizer, il torniante Piesche, Irene Kowaliska
e il ceramista Richard
Dolker come direttore artistico, collabora con la manifattura
anche Flora, moglie del Melamerson.
Tra gli italiani lavorano presso la manifattura, tra gli altri, Guido Gambone, Vincenzo Procida
ed il figlio Salvatore
, Giovannino
Carrano, Francesco
Solimene, Giovannino
Falcone e Domenico
Palumbo.
Nel giro di pochi mesi la "I.C.S." da lavoro ad oltre
venti operai
Negli anni Trenta la produzione è costituita soprattutto da
ceramiche d'uso di sapore popolare e naif dai decori fortemente
semplificati e generalmente bicolore.
Nel 1932 collabora con la manifattura Leopold
Anzengruber
Nel 1933 alcune ceramiche della manifattura sono esposte alla II
mostra Salernitana d'Arte.
Nel 1935 l'incarico di direttore artistico della manifattura è
assegnato a Guido Gambone.
La manifattura conta numerose presenze alle edizioni della
Triennale di Milano.
Alla fine degli anni Trenta Max Melamerson fonda, sempre a
Fontana Limite, presso Vietri, anche la manifattura "M.A.C.S."
Alla fine degli anni Trenta tra gli apprendisti che lavorano per
la manifattura c'è, appena adolescente, Guido Infante.
Negli anni successivi Max Melarmerson, in quanto israelita, viene
rinchiuso, a causa delle leggi razziali, nel campo di raccolta di
Ferramonte di Tarsia, in provincia di Cosenza.
Alla fine della guerra la gente di Vietri lo ricorda girare per
le strade della cittadina nella disperata ricerca della sua
collezione di ceramiche.
Il marchio della manifattura è costituito da un pesce stilizzato
e la scritta "I.C.S. Vietri".
Recentemente è stato individuato un nuovo marchio raffigurante
due scogli "gemelli" affioranti dal mare e l'acronimo
"ICS".
Entrambi i marchi traggono ispirazione da quelli usati
precedentemente da Gunther Studemann per firmare i lavori della
sua "Fontana Limite"
Elisabeth Vomel alla "I.C.S." |
Marchio per l'esportazione negli U.S.A. |
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