La ceramista tedesca
Barbara Margarethe Thewalt-Hannasch, detta Bab, nasce nel 1901 e
si forma alla Scuola di Artigianato Artistico di Berlino.
Nel 1924 giunge in Italia e dopo un periodo trascorso a Firenze
presso la manifattura ceramica "Cantagalli" a realizzare copie di maioliche
rinascimentali e settecentesche, nel 1927 giunge a Vietri dove
collabora con la manifattura per la produzione di ceramiche
artistiche "I.C.S."
(Industria Ceramica Salernitana) di proprietà dell'industriale
tedesco Max Melamerson e
alcuni anni dopo, a causa di dissapori con il titolare della
ditta, si sposta a lavorare presso la "Fontana Limite"
di Gunther Studemann
La Thewalt, considerata tra i massimi esponenti della cosidetta
colonia tedesca di Vietri, a cui tanto deve la rinascita e
l'affermazione sui mercati della produzione ceramica vietrese,
realizza una produzione di vasi dalle forme animali e una
serie di presepi, dai colori molto vivaci, che si discostano
dallo stile tedesco della scuola di Richard
Dolker, pur restandone
intimamente influenzati.
Dopo l'esperienza presso la "Fontana Limite", si mette
in proprio prendendo uno studio nella fabbrica ceramica di Vincenzo
Pinto dove realizza alcuni
interessanti presepi.
Tra la fine degli anni Trenta e l'inizio degli anni Quaranta
Margarethe Thewalt lascia l'Italia e torna in Germania, a
Dusseldorf, dove dal 1950 al 1958 è titolare di un proprio
laboratorio.
A metà degli anni Cinquanta Mergarethe Thewalt torna per qualche
mese a Vietri e relizza, per la "C.A.S." di Vincenzo
Solimene, alcuni lavori in
terracotta smaltata tra cui un vaso troncoconico a due cavità
dal design fortemente innovativo.
Barbara Margarete Thewalt-Hannasch muore nel 1962.
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