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TONET   

Alla fine della prima guerra mondiale Virgilio Tonet, giā titolare di una fabbrica di vasi e arredi da giardino in terracotta, si trasferisce da Pordenone a Genova e, nel 1920 apre, in via Sclopis a Genova Sturla, una fabbrica di ceramiche, affiancando alla sua solita produzione di terrecotte da giardino quella di vasellame in ceramica in stile albisolese.
Nel 1923 la ditta partecipa, ottenendo una medaglia d'argento, alla Mostra Floro-agricola di Genova e l'anno successivo č premiata con diploma di medaglia d'oro all'Esposizione Campionaria Ligure di Sestri Ponente.
Durante il regime fascista ottiene un'importante commessa di vasi per la raccolta della resina in Etiopia.
Con Virgilio Tonet collaborano i figli,
Enrico, Giacomo, Ernesto ed Emilio.
Nel 1931 Enrico e Giacomo lasciano la fabbrica di famiglia e aprono uno stabilimento per la produzione ceramica denominato "
Vaseria Vallecrosia Fratelli Tonet" a Vallecrosia in provincia di Imperia mentre Alberto prosegue l'attivitā paterna.
Nel 1933 la produzione della ditta č presentata alla Fiera del Fiore di Genova e nel 1935 ottiene un diploma di medaglia d'oro alla Mostra Provinciale di Agricoltura di Genova.
Dopo il fallimento della manifattura "
I.L.C.A." di Nervi, avvenuto nel 1935, la "Tonet" acquista gli stampi e si occupa della commercializzazione delle piccole sculture realizzate, presso i laboratori di quella fabbrica, da Arturo Martini e da Emanuele Rambaldi.
Nel 1937 č ancora premiata con diploma di medaglia d'oro alla Mostra di Palazzo Ducale a Genova.
Dal primo dopoguerra la fornace ospita numerosi artisti tra cui
Rocco Borella, Guglielmo Bozzano, Lorenzo Garaventa, Alf Gaudenzi, Adolfo LucariniEmilio Scanavino, Adriana Spallarossa, Adelina Zandrino giā collaboratrice della ditta negli anni Trenta, ecc.
Negli anni Sessanta inizia l'attivitā di ceramista il figlio di Ernesto,
Alberto
Nel 1973 la ditta č premiata con medaglia d'oro di fedelta al lavoro dalla Camera di Commercio di Genova.
La manifattura rimane operante fino al 1976 e negli anni successivi Alberto Tonet apre un laboratorio artigianale dove prosegue l'attivitā.