Emanuele RAMBALDI | QUOTAZIONI |
Il pittore Emanuele
Rambaldi nasce a Pieve di Teco nel 1903.
E' il primo ligure ad entrare a far parte, nel 1925, del gruppo
del Novecento italiano.
Si avvicina all'arte della ceramica nel 1927 collaborando con la
"Fenice" in
Albisola Capo e intorno agli anni Trenta lavora come modellatore
e pittore presso la manifattura "I.L.C.A." (Industria per la Lavorazione di Ceramiche
e Affini) di Nervi.
Tra il 1928 e il 1930 dipinge per la "I.L.C.A." alcune sculture modellate da Arturo
Martini simili a quelle
realizzate dallo scultore nel 1926-27 presso i laboratori della
manifattura la "Fenice" di Albisola e dipinte da Manlio
Trucco.
Nel 1929 tiene una personale alla LXXVII Promotrice Genovese.
Alcuni vasi dipinti da lui sono presentati alla Triennale di
Monza del 1930 ed esposti sugli scaffali della società
"DIANA" (Decorazioni Industrie Artistiche Nuovi
Arredamenti) accanto ad alcune sculture di Arturo Martini.
Nel 1933 lavora presso la manifattura di ceramiche e maioliche
artistiche "La Casa dell'Arte"
in Albisola Capo e in quello stesso anno alcune sue ceramiche,
realizzate con il marchio della manifattura, vengono presentate
alla Triennale d'Arte di Milano.
Nel 1939 si occupa dell'allestimento della sala d'arte decorativa
della Prima Biennale d'Arte di Chiavari.
Nel dopoguerra la sua ceramica assume un'intonazione di tipo
nucleare.
Intorno all'inizio degli anni Sessanta Emanuele Rambaldi si
avvale per la sua produzione della fornaci dei laboratori
dell'albisolese Umberto Ghersi.
Muore a Savona nel 1968.