Emilio SCANAVINO | QUOTAZIONI |
Emilio Scanavino nasce a
Genova il 28 febbraio del 1922.
Noto pittore è attivo anche come scultore e ceramista.
Nel 1934 frequenta la scuola magistrale di
Genova e nel 1938 il Liceo Artistico Nicolò Barabino,
allievo di Mario Calonghi
Nel 1942 si iscrive alla Facoltà di
Architettura dellUniversità di Milano, ma nel 1943 è
chiamato alle armi e deve abbandonare gli studi.
Nel dopoguerra trova lavoro come disegnatore tecnico al Comune di
Genova e contemporaneamente inizia la sua carriera artistica come
pittore e scultore, nel 1948 esordisce come pittore esponendo
alla Galleria Isola di Genova e intorno al 1951 inizia a lavorare
presso la manifattura albisolese "M.G.A.", di proprietà della famiglia Mazzotti,
realizzando ceramiche modulate dalla sua produzione pittorica.
Nel 1952 inizia la sua esperienza di ceramista ed espone una sua
terracotta smaltata, "Rituale in nero" alla mostra di
Messina e nello stesso anno è presente alla III Mostra Nazionale
della Ceramica di Pesaro.
Nel 1953 è premiato alla Fiera di Vicenza ed espone al Concorso
Nazionale di Ceramica di Faenza.
In questi anni aderisce alla corrente "Spazialismo" e
realizza le sue prime opere informali.
Nel 1954 lascia la "M.G.A." e, per un breve periodo
cuoce le sue opere in un forno nel suo studio di Genova, nello
stesso anno partecipa ad una collettiva, su invito di Asger Jorn, alla Galleria del Vasaio di Albisola.
Ancora nel 1954 è presente alla X Triennale di Milano, alla
XXVII Biennale di Venezia e partecipa al Primo Incontro
Internazionale della Ceramica organizzato ad Albissola da Asger
Jorn.
Nel 1955 vince il Premio Graziano.
Nel 1958 è invitato alla XXIX Biennale di
Venezia dove riceve il Premio Prampolini.
Nel 1960 è alla XXX Biennale d'Arte di Venezia con una sala
personale e riceve il Premio Spoleto per la pittura.
Nel 1961 è premiato al Morgan's Paint e l'anno dopo ottiene i
Premi sassari, Valsesia e Lignano.
Nel 1963, dopo aver soggiornato alcuni anni a Milano, si
trasferisce a Calice Ligure dove apre uno studio-laboratorio,
completo di forno, frequentato da numerosi artisti tra cui Cesare
Giarrusso e Rocco
Borrella.
Nel 1966 è di nuovo alla Biennale di Venezia con una sala
personale.
Negli anni successivi Scanavino collabora saltuariamente con Bianco
d'Albisola alla fornace di
"Pozzo Garitta"
e con la "San
Giorgio" di Eliseo Salino e, tra gli anni Sessanta e Settanta, disegna
alcuni decori per la fabbrica di rivestimenti ceramici "I.L.S.A." di Genova.
Intorno alla fine degli anni Sessanta le sue sculture in
terracotta si evolvono in senso simbolico-mentale.
Emilio Scanavino muore a Milano nel 1986.
VIDEO Archivio ARB in ricordo di Emilio Scanavino Mostra di Emilio Scanavino al Dep Art Milano - 2008 Scanavino Emilio |
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