POGGI Ceramiche (Maria Rosciano vedova Poggi, Cooperativa Poggi, I Tre Poggi) |
QUOTAZIONI |
Nel 1889 la ditta "Maria Rosciano vedova Poggi",
fondata da Santino
Poggi nel 1862 in Albissola Marina, viene divisa tra gli
eredi Antonio e Nicolò.
Vero erede della manifattura è Nicolò che, dopo un esperienza
societaria con il pittore Luigi Quaglino,
durata fino al dicembre 1902, si mette in proprio.
Alle dipendenze della fabbrica lavorano grandi ceramisti come il
torniante Giuseppe
Mazzotti (in seguito fondatore della "M.G.A."), il decoratore Alberto Viani
(dal 1898 al 1904), Mossena,
Carlo Frumento,
Pietro Rabbia,
Camillo Gibelli
e Amleto Modolo.
Nel 1903 lascia la manifattura Giuseppe Mazzotti e il suo posto
viene preso dal pittore Adolfo Rossello.
Nel 1905 la ditta "Poggi" acquisisce gli stampi della
fabbrica di ceramiche "Quinzio e Canepa"
di San Pier d'Arena.
Nel 1906 riceve un diploma di Gran Premio e una medaglia d'oro
all'Esposizione Campionaria di Savona.
Nel 1907 Pietro Rabbia lascia la manifattura e viene sostituito,
l'anno dopo, da Dario
Ravano.
Nel 1915 muore Nicolò Poggi la ditta passa nelle mani
della vedova Adalgisa Spirito e dei figli Euridice, e Domenico e
Luigi e la direzione artistica viene affidata ad Adolfo Rossello.
Nel primo dopoguerra Adolfo Rossello lascia la manifattura e
Domenico e Luigi Poggi danno vita con alcuni lavoranti alla
"Cooperativa Poggi".
Nel 1927 Domenico Poggi sposa la pittrice Lina
Assalini, erede di una importante dinastia di maiolicari
albisolesi, aprendo un nuovo capitolo della storia della
manifattura albisolese.
Alla fine degli anni Venti collabora con la manifattura, come
decoratore, il fratello di Lina Poggi, Mario Assalini.
Sotto alcuni pezzi della manifattura si trova la scritta "I
tre Poggi".