La decoratrice faentina Antonia Bubani lavora per
tutto l'arco degli anni Venti, dalla fondazione alla chiusura,
presso la manifattura ceramica "Faience" di Paolo Zoli quindi si sposta
per un breve periodo presso la fornace ceramica "Bubani" e collabora
nel tempo libero con lo studio di Ugo
Lassi.
All'inizio degli anni Trenta si trasferisce alla fabbrica "Melandri-Focaccia"
ma dopo poco, a causa del ridimensionamento dell'organico perde
il posto e trova impiego alla "Faventia Ars"
di Luigi Masini e Francesco Castellini.
Sul finire degli anni Trenta collabora con la "Bottega d'Arte Gatti"
di Riccardo Gatti.
All'inizio degli anni Quaranta la troviamo presso la manifattura
"Treré" di
Faenza e dal 1945 entra a far parte, come dipendente, della
"C.A.C.F."
(Cooperativa Artigiana Ceramisti Faentini).