ALBA DOCILIA | QUOTAZIONI |
Nel 1919 l'albisolese Adolfo Rossello,
in societā con un gruppo di finanziatori, l'ing. Guglielmo
Camogli, l'onorevole Michelino Poggi, l'avvocato Costantino
Barile e Andrea Seitun, torna nella sua cittā natale e apre una
fabbrica artigianale di ceramica artistica denominata
"Alba Docilia", antico nome romano di Albisola.
Nel 1922 l'"Alba Docilia", all'epoca diretta dal
pittore romano Mario
Gambetta, vince una medaglia all'Esposizione di Diano Marina
e dal 1923 partecipa regolarmente alla Fiera Campionaria di
Milano.
Nel 1923 la manifattura si trasforma in societā cooperativa e
l'anno dopo Adolfo Rossello e i suoi figli Angela Teresa, Vittorina, Francesco Adolfo
e Pietro, ne
divengono gli unici proprietari.
Nel 1925 la fabbrica partecipa alla II Biennale di Monza.
Nel 1928 la ditta č presente alla Mostra Artigianale di Savona e
partecipa alla Mostra dei Prodotti Artigianali della Settimana
Albisolese del 1933 e '34.
Sempre nel 1934 la produzione della manifattura viene presentata
alle mostre di Tripoli, Lipsia e Vienna.
Nel 1938 č presente alla Mostra delle Ceramiche Liguri di Roma e
alla Fiera dell'Artigianato di Firenze a cui partecipa anche nel
1956 e nel 1958.
Tra i ceramisti che collaborano con la ditta tra il primo e il
secondo dopoguerra compaiono, tra gli altri: Virio da
Savona, Guglielmo
Bozzano, Romeo
Bevilacqua, Cerruti,
Carlo Frumento,
Benedetto Gaggero,
Ida Milani, Amleto Modolo e Ivos Pacetti.
Grazie al successo commerciale ottenuto la ditta, oltre alla
tradizionale bottega-laboratorio di via Stefano Grosso 18 in
Albissola Marina, intorno al 1930 apre un laboratorio-negozio a
Genova, in Salita S. Matteo 23.
La manifattura, gestita da Francesco
Adolfo Rossello, rimane attiva fino al 13 dicembre del 1982.