BOTTEGA ORTOLANI | QUOTAZIONI |
Il pittore faentino Mario Ortolani,
all'inizio degli anni Venti, organizza un laboratorio ceramico,
denominato "Bottega Ortolani", in alcuni locali della
sua grande casa di famiglia, in via Anconetano 8 a Faenza.
Amico di numerosi giovani artisti della città li invita da
subito a frequentare il suo laboratorio e avvicinarsi così alla
ceramica.
Tra gli assidui frequentatori del suo cenacolo ricordiamo: Antonio Albonetti, Natale Cornacchia, Sante Bentivoglio (detto Canaletta), Franco Gentilini, Luigi Molignoni, Emilio Casadio e occasionalmente, Benedetta Cappa Marinetti, Aldo
Sintoni, Giuseppe Pausini e Domenico Liverani.
Collaboravano con la manifattura anche il fornaciaio Almerigo Masotti e la stampatrice Gina
Fiumi.
Nel 1928 la manifattura partecipa all'Esposizione Riunita Littoriana di
Bologna, alla II Quadriennale Nazionale di Ceramica di Pesaro e
alla Mostra Futurista di Faenza.
Nel 1931 a causa della grave crisi economica internazionale e
addolorato dalla morte del padre, decide di cessare la
produzione.