Anselmo BUCCI | QUOTAZIONI |
Anselmo Bucci (Faenza 1887
- 1959) pittore, incisore e grande tecnico della pasta e della
cottura della materia ceramica, dopo il liceo si trasferisce a
Milano dove frequenta l'accademia di Brera e dove conosce Pietro
Melandri entrando a far parte
del "cenacolo" di Domenico
Baccarini.
Dopo un soggiorno a Parigi, per amore della ceramica si
trasferisce a Faenza e nel 1906 partecipa ad un concorso per
giovani ceramisti piazzandosi ai primi posti.
Nel 1912 inizia una lunga serie di viaggi che, dopo la Sardena,
lo conducono in Africa e in Spagna e nel 1914, tornato in Italia,
si arruola volontario insieme con alcuni artisti futuristi,
interventisti e parte per la guerra.
Nello stesso anno ottiene una medaglia d'oro per le sue incisioni
Allievo dei fratelli Minardi è tra i dipendenti della fabbrica che, alla
morte di Virginio, la
rilevano e ne diventano soci, ma lo scoppio della prima guerra
mondiale lo vede lasciare l'attività e partire per il fronte.
Nel 1918, tornato a Faenza dal fronte, dopo una breve
collaborazione con il ceramista Achille
Calzi, si dedica
all'insegnamento di ceramica e pittura ai corsi serali presso la Regia Scuola d'Arte di Faenza.
Espone diversi suoi lavori alle Biennali di Monza e partecipa con
successo alla VI Triennale di Milano con due opere: "Natura
morta" e "l'Agricoltura".
Negli Anni Venti è anche collaboratore saltuario della
manifattura ceramica "Galvani" di Pordenone, per la quale realizza alcuni
modelli.
Nel 1923 apre uno studio, denominato "Bucci Anselmo Ceramiche", a Faenza in vicolo Terracina 13 e chiama a
collaborare con lui Aldo Bacchilega,
Arnaldo
Savioni, Ennio
Golfieri e Luigi
Bedronici.
Dal 1923 collabora con lui anche Francesco
Nonni e molte delle ceramiche
del Nonni sono modellate nel suo laboratorio e decorate dal Bucci
con sapiente uso di smalti oro e colori caldi e lumeggiati.
In questo stesso anno partecipa alle esposizioni di Barcellona e
di Lipsia ottenendo ampi riconscimenti.
Proprio dalla collaborazione tra Francesco Nonni e Anselmo Bucci
nasce il famoso "Corteo nuziale" composto di 23 pezzi e
presentato a Parigi all'esposizione di arti decorative del 1925,
dove è premiato con una medaglia d'argento.
Ancora nel 1925 e poi nel 1927 partecipa alla Biennale di Monza,
nel 1928 all'Esposizione di Torino, nel 1930 alla Triennale di
Milano, nel 1935 è all'Esposizione Internazionale di Bruxelles e
nel 1940 vince il Gran Premio della Triennale di Milano
Dal 1928 realizza nella sua bottega alcune ceramiche in stile
futurista disegnate da Giacomo Balla.
Con il marchio "Ceramiche
Futuriste G. Fabbri-Faenza" partecipa alla Mostra
Futurista di Faenza del 1928, tra il 1928 e il 1929 alla Mostra
d'Arte Futurista
Nel 1930 viene premiato con medaglia d'oro alla Triennale di
Milano ed è medaglia d'Argento al Salon des Artistes
Françaises.
Nel 1935 è medaglia d'oro all'Esposizione Internazionale di
Bruxelles.
Nel 1939 è vincitore del Gran Premio alla Triennale di Milano.
Richiamato alle armi durante la seconda guerra al ritorno a
Faenza trova il suo laboratorio distrutto dai bombardamenti e
immediatamente apre un nuovo studio in via Tonducci 1, dove
riprende la collaborazione con Francesco Nonni e Luigi Bedronici.
Nel 1946 vince il primo premio al Concorso Internazionale della
Ceramica di Faenza con un opera realizzata in collaborazione con Angelo
Biancini, dal titolo
l'Annunciazione.
Nel 1949, ex-aequo con Guido Gambone,
ottiene nuovamente il primo premio al Concorso Internazionale
della Ceramica di Faenza con la ceramica "Fiasca ornata a
rete in rilievo".
Negli anni successivi è stato più volte chiamato a far parte
della giuria nei Concorsi Internazionali della Ceramica di
Faenza.
Nel 1957 lascia l'attività a causa di una grave malattia che lo
costringe presto ad interrompere anche l'insegnamento.
Nel 1959 Anselmo Bucci muore.
VIDEO Anselmo Bucci |
http://biografieonline.it/biografia.htm?BioID=2519&biografia=Anselmo+Bucci