La manifattura albisolese
di stoviglie e pentole in terracotta "Piccone", con
sede in zona San Benedetto ad Albissola Marina (successivamente
la sede della manifattura viene trasferita in via Vittorio
Emanuele 5) è fondata da Giuseppe Piccone
e dal fratello Antonio nel 1856.
Nel 1895 alla tradizionale produzione viene affiancata quella di
ceramica artistica e, nel 1897, la produzione, costituita
essenzialmente da lavori in stile "antico Savona",
viene presentata all'Esposizione di Savona.
Intorno alla fine dell'Ottocento la produzione è costituita da
ridondanti ceramiche in stile eclettico e piatti murali con
vedute paesaggistiche.
In questi anni la ditta apre un rapporto di collaborazione con la
manifattura albisolese "M.G.A." di
proprietà del torniante Giuseppe Mazzotti,
già dipendente della manifattura dei Piccone operante a Napoli
alla fine dell'Ottocento
All'inizio del Novecento la gestione della ditta passa al figlio
di Giuseppe Piccone, Ermanno che,
sensibile alle istanze del nuovo stile Libery proveniente dal
Nord-Europa e dagli Stati Uniti, affianca alla tradizionale
produzione albisolese e savonese, una linea produttiva di sapore
più moderno affidandone, tra il 1904 e il 1909, la
direzione artistica a Dario
Ravano e dal 1909 al 1918 a Pietro Rabbia.
Con la manifattura collabora, a partire dal 1905, il pittore Carlo Frumento.
Nel 1928 alcuni lavori della manifattura sono esposti alla Mostra
dei Prodotti Artigiani di Savona.
Nel 1932 la ditta è presente alla mostra della Prima Settimana
Albisolese
La manifattura cessa la produzione intorno agli inizi degli anni
Quaranta.