Rosolino Multedo nasce a Novi Ligure nel 1895 e
appena diciassettenne inizia lo studio del disegno, allievo del
pittore Arturo Viligiardi e successivamente si iscrive
all'Accademia di Belle Arti di siena, dove frequenta anche i
corsi di Architettura.
Nel 1916 si trasferisce a Genova dove oltre a praticare la
professione di architetto si occupa anche di restauro di
monumenti.
Architetto dell'Ufficio Belle Arti del Comune di Genova,
collabora come designer a partire dalla seconda metà degli anni
Venti con numerose manifatture ceramiche albisolesi.
Nel 1925, insieme ad Orlando
Grosso, presenta all'Expo di Parigi, nella sezione ligure,
una retrospettiva dedicata alla produzione ceramica tradizionale
della sua terra esponendo piatti e boccali rustici ispirati di
sapore popolare.
Negli stessi anni collabora con la manifattura di ceramiche
artistiche albisolese "M.G.A."
di Giuseppe Mazzotti e con
Orlando Grosso dirige, per il Comune di Genova, il restauro di
numerosi monumenti medievali presenti sul territorio.
Tra il 1927 e il 1928 disegna alcuni eleganti vasi in stile
neoclassico prodotti dalla manifattura "Landa".
Nel 1930 è nominato Accademico di merito dalla Ligustica di
Genova e più o meno nello stesso anno, dopo circa un decennio,
interrompe il rapporto con la ceramica
Nel 1934 collabora, sempre con il Grosso, alla realizzazione
della Prima Mostra di Plastica Murale di Edilizia Fascista,
organizzata a Genova da Fillia, Prampolini e De Filippis,
con la supervisione di Filippo Tommaso Marinetti.
Dagli anni del secondo dopoguerra oltre alla professione si
dedica alla pittura.
Muore a Genova nel 1988