Lo scultore Ugo Marano,
nato a Cetara, in provincia di Salerno, nel 1943 compie gli studi
artistici all'Accademia del Mosaico di Roma completandoli poi
all'Accademia del Nudo di Ravenna.
Si avvicina all'arte della ceramica intorno alla metà degli anni
Sessanta frequentando la manifattura ceramica vietrese "Ri.Fa." di Matteo
Rispoli.
Nel 1971 Marano avvia il "Progetto Museo Vivo" al fine
di modernizzare la tradizionale produzione della ceramica
vietrese.
Superando il concetto di funzionalità dell'oggetto ceramico
realizza opere dal titolo "Egostrumenti",
"Antipavimento" e teorizza l'"Antirestauro".
Nel 1973 è alla Biennale di Venezia
Nel 1979 apre la "Fabbrica Felice"
che lui stesso definisce: "...architettura di lavoro in cui
si sviluppano attività espressive sul principio della
realizzazione individuale e collettiva..."
Negli anni Settanta/Ottanta, nel suo studio di via Casa Forte 16
a Capriglia, in provincia di Salerno, Marano abbandona
definitivamente il concetto di oggettualità della ceramica e
considera la realizzazione dell'opera quasi esclusivamento come
elemento comportamentale facendo così dell'argilla lo strumento
espressivo più versatile a sua disposizione.
All'inizio degli anni Novanta Ugo Marano completa il suo iter
artistico con il progetto, al quale partecipano la moglie Stefania
Mazzola e il figlio Paolo, il "Museo delle 99 Terre" la cui
prima operazione si realizza nel 1992 con la creazione del gruppo
dei "Vasai di Cetara" una comunità di allievi
ceramisti in continuo mutamento il cui scopo è: "... aprire
in ogni angolo della terra una fornace, anche domestica, di
libertà e comunicazione..."
Nel 2006 presenta i suoi lavori in una personale al museo
Internazionale delle Arti Applicate Oggi (MIAAO) di Torino.
Ugo Marano muore nel 2011
VIDEO Omaggio a Ugo Marano |
www.utopicart.co.uk/it/ugo-marano/ugo-maranos-biography
www.artribune.com/2011/10/quando-la-ceramica-si-fa-arte-addio-al-grande-ugo-marano-e-
domani-su-artribune-television-un-video-in-onore-del-maestro-campano/