Il celebre artista
futurista Fortunato Depero nasce a Fondo, in provincia di Trento,
nel 1892.
Dopo aver trascorso l'adolescenza in un collegio di Merano
completa gli studi all'Istituto Tecnico di Rovereto.
Non ammesso all'Accademia di Belle Arti di Vienna, nel 1910 si
trasferisce a Torino e lavora come apprendista decoratore per
l'Esposizione Internazionale.
L'anno successivo torna a Rovereto e trova impiego in un
laboratorio per la lavorazione del marmo.
Nel 1911 la sua passione per il disegno lo porta ad esporre
alcuni acquerelli alla libreria Giovannini di Rovereto e due anni
dopo stampa una raccolta di poesie illustrata da alcuni disegni.
Nel 1913 giunge a Roma ed entra in contatto con il movimento
Futurista dove nel 1915 collabora con Balla alla stesura del manifesto "Ricostruzione
Futurista dell'Universo" e con lui effettua le prime
occasionali progettazioni destinate alla ceramica.
Nel 1914 partecipa all'Esposizione Libera Futurista
Internazionale .
Dopo un soggiorno a Capri e a Roma torna, nel 1919, a Rovereto e
fonda, insieme alla moglie Rosetta Amadori, la "Casa d'Arte
Depero", laboratorio futurista di arti applicate, dove si
avvicina alla materia ceramica realizzando alcuni disegni di
ceramiche d'uso e d'arredamento di impronta futurista.
Tra i condivisori di questa vicenda č da ricordare Carlo Lovisi,
stretto collaboratore nella realizzazione delle famose
"marionette".
Ormai artista affermato nel 1928 si trasferisce a New York dove
lavora come grafico, scenografo, costumista e decoratore.
Nel 1929 sottoscrive il manifesto "L'Aeropittura
Futurista".
Nel 1930 torna in Italia e partecipa, con il gruppo dei
Futuristi, Alla Quadriennale d'Arte.
Nel 1931 espone, con il gruppo futurista, alla I Quadriennale
d'Arte di Roma e inizia la sua collaborazione con la ditta
"Campari" per la quale nel 1932/33 produce, tra
l'altro, il disegno per un pannello pubblicitario, dal titolo
"Bitter Campari", realizzato in mattonelle di
terracotta maiolicata e dipinta con colori e smalti, presso la
manifattura "M.G.A." di
Albissola Marina.
Nel 1932 pubblica il "Manifesto dell'Arte Pubblicitaria
Futurista" e partecipa con una sala personale alla XVII
Biennale di Venezia e nel 1933 č presente, con il monumentale
affresco "Dalla Metropoli alla Montagna", alla V
Triennale di Milano.
Nello stesso anno pubblica la rivista "Dinamo
Futurista" che tra l'altro pubblicizza le edizioni
Lito-latta di Tullio d'Albisola.
Nel 1934 partecipa, con un bozzetto di pavimento in ceramica e
fusione metallica destinato al vestibolo di una Casa Balilla,
alla I Mostra di Plastica Murale di Edilizia Fascista
organizzata a Genova da Prampolini, De Filippis e Fillia e nel
1936 alla XX Biennale di Venezia.
Nel 1941 realizza, per l'E 42 di Roma, un grande mosaico
ceramico.
Alla fine degli anni Quaranta torna a New York dove apre alcune
scuole-laboratorio di arti applicate.
Nel secondo dopoguerra si applica soprattutto all'attivitā
pittorica.
Fortunato Depero muore a Rovereto, in provincia di Trento, nel
1960.
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http://it.wikipedia.org/wiki/Fortunato_Depero
www.settemuse.it/pittori_scultori_italiani/fortunato_depero.htm