Attilio Cornacchia (1882-1968) dopo
l'apprendistato svolto presso diverse manifatture di Faenza trova
lavoro presso la fabbrica "Faventia Ars"
di proprietą di Francesco Castellini e Luigi Masini, con
la qualifica di stampatore e formatore.
Nel 1931 si sposta presso la "Trerč" dove rimane
fino al 1936 quando decide di costruirsi una fornace nel retro
della sua casa e mettersi in proprio, sotto la denominazione
"Cornacchia Ceramiche".
Alcuni anni dopo si associa a lui Antonio Gordini, reduce
dall'esperienza con Emilio Casadio,
e insieme fondano la "Cornacchia
& Gordini".
La produzione, alla quale partecipava anche il figlio di
Cornacchia, Germinal, č
costituita soprattutto da pannelli a soggetto religioso o
raffiguranti nature morte, vasi, portavasi, statuette con
sembianze umane o animali plasmate dal Cornacchia e decorate dal
Gordini.
La produzione di questo periodo č generalmente non firmata, ma
marcata solo Faenza.
Nel 1944 Cornacchia lascia Faenza e si trasferisce a San Marino
dove lavora presso alcune manifatture ceramiche locali.