Antonio Gordini nasce a Faenza nel 1900.
Disegnatore di mobili e decoratore murale, negli anni Trenta, a
causa della difficoltà nel trovare lavoro, inizia a frequentare
i corsi serali di ceramica e ad apprendere l'arte nella bottega
del pittore Mario Ortolani.
Nel 1935, entra in società con Emilio Casadio, che aveva
conosciuto anni prima nella bottega del pittore Mario Ortolani,
nella sua piccola manifattura, "Casadio Ceramiche"
e qui si occupa di decorare i manufatti realizzati dal Casadio.
Nel 1939 viene premiato alla IX Settimana Faentina con medaglia
d'argento.
Nel 1940 Gordini interrompe il sodalizio con Emilio Casadio, si
mette in società con Attilio
Cornacchia e fondano la manifattura "Cornacchia
& Gordini".
Insieme lavorano nella bottega di via Filandia Vecchia fino al
1944, anno in cui Cornacchia si trasferisce a San Marino e
Gordini prosegue l'attività con la collaborazione, durata circa
due anni, della plasticatrice Maria De Giovanni, che
con lui firma la produzione.
Nel 1942 ottiene il secondo premio per la decorazione al IV°
"Concorso Internazionale della Ceramica di Faenza".
Al termine della guerra Gordini, a causa delle difficoltà
economiche chiude il laboratorio e trova impiego nella pubblica
amministrazione, ma la passione per la ceramica non si spegne e
saltuariamente riaccende la sua fornace fino al 1957, anno in cui
chiude definitivamente il laboratorio, ma pur di continuare a
fare ceramica, si costruisce un piccolo forno sul terrazzo della
sua abitazione.
Dal 1944 la sua produzione è costituita da pezzi unici, sculture
e vasi caratterizzati da una forte impronta primitivista.
Nel 1952 ottiene, alla Mostra Concorso Nazionale della Ceramica
di Faenza, il premio "Migliore opera di produzione
faentina"
Antonio Gordini muore nella sua città natale nel 1976.
1944-1946 |
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