La manifattura per la
produzione di ceramiche artistiche "Rosati & Sprovieri
Ceramiche" viene fondata a Treia, nel Lazio, da Roberto Rosati,
già allievo di Duilio Cambellotti, e dal finanziatore e critico d'arte Giuseppe Sprovieri nel 1912.
Nel 1914 la produzione della manifattura, oggetti in terraglia
cotti a gran fuoco in stile moderno, viene presentata in alcune
mostre romane, tra cui l'Esposizione Internazionale degli Amatori
e Cultori di Belle Arti di Roma, riscuotendo un ottimo successo.
Alla vigilia della prima guerra mondiale Giuseppe Sprovieri esce
dalla società.
Nel 1923 per la manifattura arrivano nuove conferme di successo
dalla partecipazione alla I Biennale di Arti Decorative di Monza
e dallo stesso anno la manifattura apre una collaborazione, che
dura circa dieci anni, con la manifattura romana "La Fiamma" di proprietà di Ferruccio Palazzi.