Manlio TRUCCO | QUOTAZIONI |
Manlio Trucco nasce a Genova il 14 febbraio 1884.
Dopo molti viaggi in Europa, Africa e Sud America, ancora
giovanissimo, si trasferisce a Parigi dove, lavorando per
l'atelier di Paul Poiret come disegnatore, ha l'occasione di
frequentare giovani artisti come Amedeo Modigliani, Gino Severini
e Max Jacob.
Nel 1921 torna in Italia, ad Albisola Capo, chiamato dai
proprietari della fabbrica di ceramica artistica "La Casa
dell'Arte", Giuseppe
Agnino, Giulio Barile
e Angelo Barile e qui
introduce i motivi decorativi dello stile Decò appresi a Parigi.
Dopo solamente un anno lascia "La Casa dell'Arte" e
apre una propria bottega, "La Fenice", dove
ospita molti artisti tra cui Arturo
Martini per il quale dipinge, tra il 1926 e il 1927, alcune
piccole sculture in terracotta di carattere novecentista che lo
stesso anno vengono esposte, riscuotendo un grande successo, alla
Galleria Pesaro di Milano e successivamente a Venezia.
Nel 1923 Manlio Trucco espone alcune sue realizzazioni in stile
Decò alla Cordelliana di Torino (dove ottiene una medaglia
d'oro), alla I Esposizione Nazionale dell'Artigianato e delle
Piccolo Imprese e alla I Biennale di Arte Decorativa di Monza.
Nel 1924 presenta alcuni lavori alla mostra annuale
della Società di Belle Arti e alla Mostra Nazionale di Ceramica
Moderna di Pesaro.
Nel 1925 è di nuovo presente alla Biennale di Monza e partecipa
all'Expo di Parigi.
Nel 1926 è medaglia d'argento alla Mostra dell'E.N.A.P.I di
Firenze, l'anno successivo partecipa alla III Biennale di
Monza e alla Fiera Campionaria di Tripoli.
Nel 1929 ottiene una medaglia d'oro all'Esposizione
Internazionale di Barcellona.
Nel 1930 Trucco scioglie la società perchè considera
l'indirizzo dato alla produzione troppo commerciale e nel 1936
cede definitivamente "La Fenice", tuttora attiva, a Ernesto Daglio.
Negli anni Trenta è nominato Rappresentante delle Piccole
Industrie e Capo Provinciale della Comunità dei Ceramisti
Savonesi.
Nel 1933 presenta, ottenendo un medaglia d'oro, alla Triennale di
Milano alcuni lavori realizzati con la tecnica delle sagome
ritagliate e applicate sulle superfici da decorare.
Nel 1936 è nuovamente presente alla Triennale di Milano e l'anno
successivo presenta alcune ceramiche all'Esposizione di Parigi.
Dopo aver ceduto la "Fenice", Manlio Trucco apre
nel 1937, avvalendosi della collaborazione dell'allieva Ida Brebbio Ziller e
di un torniante, un laboratorio di ceramica denominato "Trucco Manlio
Ceramiche d'Arte" presso la propria abitazione in via
Aurelia ad Albisola Capo (oggi Museo Trucco) dove si dedica quasi
esclusivamente alla produzione di pezzi unici, alcuni dei quali
presenta nel 1938 alla Mostra dell'E.N.A.P.I. a Roma.
La "Trucco Manlio Ceramiche d'Arte" cessa la produzione
nel 1964 e da allora Manlio Trucco si dedica soprattutto alla
pittura.
Muore a Genova nel 1974.
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