Il ceramista e poeta Angelo
Barile, figlio del fabbricante di ceramiche albisolese Emmanuele
Barile, nasce ad Albissola Marina nel 1888.
Si dedica alla ceramica sin da bambino collaborando con il padre
nel piccolo laboratorio di famiglia.
Di formazione cattolica si laurea in Giurisprudenza a Genova e
frequenta la facoltà di Lettere a Torino.
Negli anni della Prima Guerra è ufficiale di fanteria e, nel
1921, con il fratello Giulio Barile e
con Giuseppe Agnino,
fonda la manifattura per la produzione di ceramiche e maioliche
artistiche la "Casa dell'Arte"
con sede in Albisola Capo in via Colombo 63.
Nel 1924 è presente con alcune ceramiche, da lui realizzate per
la manifattura, alla Mostra Nazionale della Ceramica di Pesaro.
Avverso al fascismo nel 1943 è arrestato dai tedeschi e scampa
miracolosamente alla fucilazione.
Negli anni del dopoguerra si impegna in politica, nelle file
della Democrazia Cristiana e ricopre diverse cariche
istituzionali come amministratore comunale e provinciale
Nel 1933 pubblica il suo primo libro di poesie dal titolo Primasera,
a cui succederanno Quasi sereno, nel 1957 e Poesie
del 1965
Dopo una vita dedicata alla poesia e alla ceramica, muore ad
Albisola Capo nel 1967 e nel 1970 uscirà postuma la raccolta di
poesie Al paese dei vasai