Edgardo MANNUCCI | QUOTAZIONI |
Nato a Fabriano, in provincia di Ancona nel 1904, si avvicina
giovanissimo alla scultura nel laboratorio di marmista del padre.
Terminati gli studi all'istituto professionale d'Arte di Matelica
e adempiuto agli obblighi di leva nel 1927 si trasferisce a Roma
dove prende a frequentare lo studio di Quirino Ruggeri,
avvicinandosi così al plasticismo primitivista e si iscrive al Museo Artistico
Industriale, allievo di Giovanni
Prini.
Grazie a Prini entra in contatto con Arturo Martini e altri artisti
dell'area romana.
Nel 1927 conosce Corrado Cagli
con il quale fonda il gruppo degli Orientalisti.
Nel 1930 apre in via Flaminia uno studio d'arte con Enrico
Castelli e Franco Gentilini.
Nel 1931 esordisce in una mostra al Circolo Gentile da Fabriano
di Roma.
Successivamente partecipa alle collettive della Quadriennale di
Roma, le Sindacali regionali e partecipa al premio Latina.
Negli anni Trenta frequenta lo studio di Giacomo Balla e si avvicina
all'ambiente futurista e conosce Filippo Tommaso Marinetti.
Nel 1937 apre uno studio in via Margutta che negli anni del
secondo dopoguerra ospita nuerosi artisti tra cui Alberto Burri.
Nel 1938, anno del suo matrimonio con Altea Minelli, inizia la
sua attività didattica con la cattedra di modellato al Liceo
Artistico di via Boncompagni a Roma.
Nel 1940 è richiamato alle armi e parte per l'Albania. Partecipa
alla campagna di Grecia e allo sbarco a Creta e l'8 settembre
1943 viene fatto prigioniero.
Nel 1944 rientra in Italia e poco dopo riprende il lavoro
artistico e la docenza al Liceo Artistico dove insegna fino al
1962.
In questi anni inizia a realizzare opere in metallo, con Burri,
Capogrossi ed altri fonda Origine e inizia a collaborare con le
produzioni cinematografiche per le quali realizza alcune
scenografie.
Nel 1956 è alla Biennale di Venezia.
Nel 1962 lascia Roma per dirigere gli istituti d'arte di Urbino,
Fano e Ancona e nel 1966 riceve dallo stato italiano la medaglia
d'oro per le sue attività artistiche.
Negli anni tra la metà dei Cinquanta e l'inizio dei Sessanta
collabora, o forse partecipa alla proprietà, della manifattura
ceramica "Bolzonetti"
di Fabriano.
Nel 1980 dona al Museo della Ceramica di Deruta alcuni lavori
realizzati presso i laboratori della manifattura Antica Deruta
Muore il 21 novembre 1986 nella sua abitazione di Arcevia.
www.arceviaweb.it/arcevia/ccsf/mannucci.html