Mario Guido DAL MONTE | QUOTAZIONI |
Nato ad Imola, in provincia
di Bologna, nel 1906 nella sua carriera artistica si occupa di
pittura, decorazione, scultura, ceramica, scenografia, design e
moda.
La sua formazione artistica inizia a Bologna allievo del pittore
Montevecchi.
Partecipa alla Biennale di Venezia del 1926 dove viene in
contatto con il movimento futurista e l'opera di Tato.
Nel 1927 espone in una collettiva futurista, tenuta alla Casa del
Fascio di Bologna ed inizia una collaborazione con la
"Bottega Ceramica di Mario Ortolani" finalizzata alla
realizzazione di alcune ceramiche futuriste disegnate da Giacomo
Balla.
In questi anni partecipa alle mostre futuriste di Palermo,
Torino, Roma, Mantova, Venezia e Milano.
L'anno successivo apre ad Imola una "Casa d'Arte
Futurista" ed inizia a progettare, insieme a Riccardi
Gatti, Giacomo
Balla, Agenore
Fabbri e Pippo Rizzo, opere in ceramica realizzate poi da fornaci
locali e che vengono esposte alla Grande Mostra Futurista di
Imola e alla Prima mostra di Ceramica Futurista di Faenza, nello
stesso anno.
Con il marchio "Ceramiche
Futuriste G. Fabbri-Faenza" partecipa alla Mostra
Futurista di Faenza del 1928, tra il 1928 e il 1929 alla Mostra
d'Arte Futurista
Nel 1929 realizza i costumi e la scenografia per il Ballo degli
Innamorati di Viareggio.
Nel 1930 si trasferisce in Germania e si dedica principalmente
alla pittura e nel 1931 espone alla Galleria Der Sturm di
Berlino.
Gli anni successivi lo vedono viaggiare tra Berlino, Praga,
Ginevra e Parigi dove espone in numerose mostre ed entra in
contatto con l'ambiente artistico Europeo ed internazionale.
Nel 1933 č presente alla III Triennale di Milano con una serie
di affreschi realizzati insieme all'architetto Melchiorre Bega.
Nel 1936, distaccatosi dal futurismo, si avvicina all'astrattismo
e dal 1945 prende parte al movimento Arte Concreta e al
Razionalismo.
Nel 1950 presenta, fuori concorso, alcune ceramiche astratte al
Premio Faenza,
Mario Guido Dal Monte muore nella sua cittā natale nel 1990.