Nato a Borgo San Lorenzo
nel 1870 da una famiglia di restauratori e pittori, Chino
(Giovacchino) Chini, cugino di Galileo Chini, inizia a lavorare con il padre Tito come
decoratore.
Nel 1883, anno della morte del padre, continua il suo lavoro
presso la ditta degli zii Dario e Leto.
Nel 1897, assieme ai fratelli Guido e Augusto (primo del nome)
partecipa alla fondazione, con altri soci tra cui il conte
Giustiniani, della manifattura "Arte della Ceramica", nei pressi di Firenze, di cui è
direttore tecnico fino al 1901.
Nel 1903 compie alcuni viaggi nel sud della Francia, dove
collabora con la fabbrica di ceramiche dellHospied.
Nel 1906, a causa di dissapori con il conte
Giustiniani, Chino e Galileo lasciano la società e nel 1907
fondano a Borgo San Lorenzo in Mugello le "Fornaci San Lorenzo".
Negli anni Venti Galileo, sempre più impegnato nella sua
attività di pittore e decoratore, lascia a Chino, che in quegli
anni è anche consulente tecnico e insegnante della Scuola d'Arte Applicata per la Ceramica di Sesto Fiorentino, ed ai suoi figli Tito ed Augusto la
gestione della fabbrica che presto allinea la sua produzione ai
nuovi dettami del gusto geometrico ed astratto mantenendo un alto
livello creativo fino al 1943, anno in cui la fabbrica viene
distrutta durante un bombardamento.
Chino Chini muore nella sua città natale nel 1957.