Ego BIANCHI | QUOTAZIONI |
Il pittore e ceramista
autodidatta Ego Bianchi nasce a Castelboglione, in provincia di
Asti, nel 1914.
Dopo gli studi presso un collegio di Religiosi di Aqui Terme,
appena diciottenne, trova lavoro presso la sede torinese della
Banca d'Italia
Nel 1932 si iscrive alll'Accademia Albertina di Belle Arti di
Torino, dove conosce la futura moglie Maddalena Rolandone in arte
Dada
Bianchi, ed esordisce in una
mostra organizzazta dalla Società Piemontese di Belle Arti.
Nel 1945 vince il premio "Luigi Albarello" per la
pittura e tiene la sua prima personale a Cuneo.
Minato da una malattia polmanare contratta 5 anni prima è
costretto ad un lungo ricovero in clinica.
Nel 1947 espone le sue opere in due personali, al Savoana e a
Sanremo.
Tornato a Torino si impegna nela produzione artistica e nel 1949
debutta in Francia con una personale di grande successo alla
Gallerie Charpentier di Parigi.
Si avvicina alla ceramica a partire dal
1950 frequentando la fornace "Besio" di Mondovì, dove appena sposato, si
stabilisce
Nel 1951 trascorre alcuni mesi a Monaco di Baviera, dove conosce
e frequenta Bruno Cassinari, reduce da un'esperienza da ceramista
a Vallauris e decide di spostarsi in Costa Azzurra e seguire
anche lui i corsi di ceramica organizzati da Picasso.
Nel 1952 partecipa come pittore alla Mostra Mastro Giorgio di
Messina ottenendo il primo premio e l'anno successivo presenta
una "Via Crucis", operara che vince il premio
"Richard-Ginori" alla mostra "Testimonianze di
Cristo", tenutasi alla Galleria San Fedele di Milano e
organizzata da Tullio d'Albisola,
che lo invita a recarsi in Albissola e frequentare la fornace
della sua famiglia.
Negli stessi anni, dopo un lungo soggiorno in Spagna, apre uno
studio ceramico a Cuneo dove approfondisce le sue conoscenze
della materia e nello stesso anno partecipa alla Biennale di
Venezia e alla Biennale Internazionale d'Arte Ceramica di
Vicenza.
Già esperto ceramista e torniante, si trasferisce ad Albisola
intorno nel 1956 e collabora con la manifattura per la
produzione di ceramiche e maioliche artistiche la "Casa dell'Arte"
di proprietà di Giuseppe
Agnino e dei fratelli Giulio
e Angelo Barile.
Partecipa a diverse edizioni della Fiera di Vicenza e nel 1956
ottiene un secondo premio.
Nel 1956 collabora con la manifattura albisolese "M.G.A" di proprietà della famiglia Mazzotti e
alcune sue terrecotte sono oggi conservate nel "Museo
Giuseppe Mazzotti 1903" di Albisola Marina e pochi mesi
prima di morire realizza alcune ceramiche presso la manifattura
"Ramiè" di Vallarius.
Ego Bianchi muore prematuramente a Cuneo, a causa della febbre
asiatica, nel 1957.
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