La manifattura "G.B.
Zen & Figlio" viene fondata a Nove (Vicenza) nel 1885 da
Giovanni Battista Zen, in società con Demetrio Primon.
Nel 1914 Giovanni Battista Zen muore e la direzione della
manifattura passa al figlio Antonio che la
amplia e ne rafforza la posizione sul mercato.
Nei primi anni del secolo collabora con la manifattura il
modellatore Pacifico Pianezzola.
Intorno alla metà degli anni Venti, con l'ingresso in fabbrica
del figlio di Antonio, Giovanni Battista
(secondo del nome) la manifattura cambia la ragione sociale in
"A. Zen & Figlio".
Negli anni Trenta la fabbrica, ubicata nel vicentino a Nove in
via A. Munari, utilizza per la produzione tre forni elettrici e
tre a legna e da lavoro a 75 operai.
In questi anni collabora con la ditta Ruffo Giuntini.
Tra il 1937 e 1941 collabora con la manifattura, con la qualifica
di decoratore, Antonio Munari e
tra il 1948 e il 1949, il pittore Enrico Cacciaguerra che realizza lavori in stile modernista, negli
stessi anni tra le fila dei collaboratori si annoverano anche il
decoratore Giovanni Bresolin
e il fornaciaio Francesco Venzo.
Dal 1948 la ditta assume un'importante commessa e viene chiamata
a realizzare una produzione per la Ardalt di New York.
Dal 1960 al 1980 collabora con la fabbrica Archimede Primon,
detto Mede.
Dal 1980 al 1995 realizza una serie di pezzi prodotti in
esclusiva per Tiffany.
La fabbrica, ancora attiva oggi, produce maioliche e terraglie in
stile moderno, barocco e Settecentesco.
Alcune ceramiche con il marchio "Zen" sono conservate
nel Museo della Ceramica di Nove.
primo marchio |
dal 1935 al 1940 |
dal 1930 al 1940 |
Cacciaguerra 1948-49 |
produzione per il negozioArdalt 1948-62 |
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Archimede Primon 1960-80 |
dal 1960 al 1990 |
dal 1965 al 1985 |
dal 1965 al 1985 |
dal 1970 al 1990 |