La manifattura viene
fondata dai tre amici ed ex compagni d'armi Sebastiano Zanolli, Teodoro Sebelin
e Alessandro Zarpellon, tutti e tre provenienti da famiglie di
maiolicari, a Nove (Vicenza), in via Roma 70, nel 1921.
La produzione della fabbrica di ceramiche artistiche è
costituita da oggetti in stile antico, ideati e realizzati
soprattutto dallo Zarpellon, e moderno, modellati generalmente
dal Sebellin.
Nei primi anni del secolo la manifattura si avvale della
collaborazione di Demetrio Primon.
Larga parte della produzione viene destinata all'esportazione in
Inghilterra, nord Europa, Stati Uniti e Canada.
Negli anni Trenta lo stabilimento da lavoro ad oltre ottanta
persone tra operai e maestri d'arte che realizzano oltre tremila
modelli diversi.
Alla fine degli anni Trenta muore Alessandro Zarpellon e la
manifattura, che marca la produzione con le iniziali
"ZSZ", modifica la sua ragione sociale che diviene
"Zanolli & Sebellin" mantenendo però il marchio
originario e recando spesso la firma del Sebelin, autore delle
plastiche.
Negli anni della guerra con la ditta collaborano, tra gli altri,
il fornaciaio Oscar Carollo,
il ceramista rifinitore Marco
Pizzato ed Enrico Cacciaguerra, già insegnante presso la scuola d'Arte di
Nove.
Nel 1946 muore anche Sebastiano Zanolli e la ditta rimane di
proprietà di Teodoro Sebelin.
Negli anni Cinaquanta la ditta si avvale della collaborazione del
ceramista e designer Pompeo Pianezzola.
Alcune ceramiche della manifattura sono conservate al Museo della
Ceramica di Nove.
Nel 1954 la ditta passa agli eredi Giacomo Zanolli
e Paolo Sebelin e
dal 1974 rimane di proprietà di Giacomo Zanolli.