CERAMICA PIEMONTESE | QUOTAZIONI |
La "Ceramica Piemontese S. p. A." è attiva in
località Chiusa Pesio a Mondovì, in provincia di Cuneo, a
partire dall'inizio del Novecento.
Dopo gli anni della prima guerra mondiale riesce ad imporsi sul
mercato nazionale e nel 1927 rileva la fabbrica "Gabutti" raggiungendo così
anche il mercato delle Americhe e dell'Oriente.
Nel 1932 perde una causa con la "S.C.I."
di Laveno che l'accusa di averne copiato il marchio ed è
costretta a pagare i danni e a dichiarare fallimento.
L'anno successivo, rilevata dai due maggiori creditori, Michele
Falda e Carlo Battaglia la fabbrica rientra in produzione e
nonostante un avvio difficile riesce a superare gli anni della
guerra e ad operare, con questo assetto societario, fino al 1955,
anno in cui la quota maggioritaria viene ceduta a P. C. Rovea.
Nel 1936 è chiamato a collaborare con la ditta, con la qualifica
di capo decoratore, Loris Dell'Anese
al quale dopo poco viene affidato l'incarico di direttore
artistico.
Nel 1939 la produzione della ditta è presentata alla X Fiera del
Levante di Bari.
Nel dopoguerra, dopo un primo periodo florido le vendite
subiscono un arresto e la dirigenza è costretta a licenziare
numerose maestranze che in pochi mesi passano da oltre 150 ad 80.
Nel 1948 la ditta è presente alla Mostra dell'Artigianato di
Torino.
Nel 1964 la fabbrica rileva la manifattura "Musso" e stabilisce con la "Ceramica delle Moline"
un patto di collaborazione.
Nel 1968 la ditta acquisisce la manifattura "Ceramica delle
Moline" che mantiene in produzione fino al 1972.
Di questi anni è la collaborazione con la manifattura
"Ceramica Piemontese" del pittore Domenico Renaudi
e del ceramista Bartolomeo
Ansaldi, che ricopre anche l'incarico di direttore tecnico.
La ditta, che realizza una produzione di ceramiche per la casa e
la tavola in terraglia forte rimane attiva fino al 1984.
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Dal 1947 |
www.chiusaantica.it/GIORNALE/numero%205/5%20p.%2014%mostra.pdf