Angelo UNGANIA | QUOTAZIONI |
Nato a Faenza nel 1905 Angelo Ungania studia alla Regia Scuola
di Ceramica della sua cittą.
All'inizio degli anni Venti collabora, come decoratore, con la
manifattura "La
Faience" di Paolo
Zoli.
Nel 1924 presta la sua opera presso la fabbrica di ceramiche
artistiche "Melandri-Focaccia"
collaborando con la ditta ad introdurre a Faenza la tecnica del
colaggio.
Nel 1930 collabora con Pietro
Melandri alla realizzazione del pannello ceramico della
Madonna del Roseto, commissionato dall'Ospedale degli Infermi di
Faenza, ponendo anche la sua firma accanto a quella del maestro.
Dai primi anni Trenta inizia a viaggiare per l'Italia
collaborando con varie manifatture tra cui la "Cantagalli" di
Firenze, la "Fanciullacci"
di Montelupo Fiorentino, la "Grazia" di
Deruta e la "Salmandra"
di Perugia.
Alla fine del decennio, dopo aver collaborato un periodo di tempo
con la manifattura faentina "Casadio" si
trasferisce a Milano dove oltre a dedicarsi all'insegnamento
presso il Regio Istituto d'Arte, apre una prima fornace in
societą con l'ingegnere Gabbanelli e poi, trasferitosi a Sesto
San Giovanni, una seconda in collaborazione con la moglie, la
ceramista Maria Moretta,
sposata nel 1944.
Nel laboratorio di Sesto San Giovanni ospita numerosi artisti tra
cui Giuseppe Tampieri
e Domenico Matteucci.
Nel 1941 Vince il Premio Faenza che gli viene assegnato anche
l'anno successivo.
Alla fine degli anni Quaranta invita Lucio Fontana a realizzare
alcune opere presso il suo studio.
Negli anni Cinquanta si trasferisce a Ruta di Camogli, in Liguria
dove organizza un laboratorio di ceramica nella sua villa.
Successivamente Angelo Ungania, durante i suoi brevi soggiorni
faentini, collabora saltuariamente con la "Bottega Casadio" di
Faenza.
Angelo Ungania muore a Ruta di Camogli nel 1996.