Il ceramista e fornaciaio
muffolatore Luigi Morelli collabora, per circa 35 anni, con la
manifattura per la produzione di maioliche artistiche di Gualdo
Tadino "Santarelli"
di proprietà del prof. Alfredo
Santarelli, raggiungendo la
qualifica di capofabbrica.
Nel secondo dopoguerra entra in società con Enzo Remigi e Fernando Pascucci
nella fabbrica di ceramiche "I.C.A.P.", già fondata da Angelo
Pascucci (primo del nome) e
nonno di Fernando, a Gualdo Tadino e specializzata nella
produzione semi-industriale di ceramiche in stile rinascimentale
decorate a lustro.