SANTARELLI Ceramiche |
QUOTAZIONI |
Alfredo Santarelli fonda nel 1900 a Gualdo Tadino, la dove nel
XII° secolo sorgevano le fornaci di Francesco Biagioli detto il
Monina, un laboratorio privo di fornace in cui, oltre a formare
le nuove maestranze, realizza ceramiche che cuoce presso un forno
esterno.
Nel 1907 e nel 1912 la manifattura ottiene una Coppa d'Onore e un
Gran Premio a Perugia e nel 1908 č medaglia d'oro a Gubbio.
Dai primi anni del XX° secolo alcuni importanti manutatti della
ditta presentano, oltre al logo della stessa, la scritta "Ronconi"
inserita all'interno di un triangolo, quale marchio del
distributore per l'estero.
Nel 1921, aiutato dalla moglie Eleonora Sergiacomi e dal figlio Vittorugo,
ingrandisce la fabbrica dotandola di moderne attrezzatura e apre
una scuola gratuita di disegno applicato alla decorazione
ceramica.
Nel 1926 la manifattura aderisce al "Consorzio Italiano
Maioliche Artistiche" al
quale rimane legata fino al 1933.
Tra il 1929 e il 1930 collabora con la manifattura lo scultore
Enrico Cagianelli.
Nel 1940 Alfredo Santarelli, pur continuando la produzione,
lascia la direzione dell'azienda al figlio.
Negli anni Quaranta, oltre a realizzare ceramiche a lustri
metallici di antica tradizione, la ditta avvia una produzione in
stile moderno, ispirata alla linea decorativa della vicina
Deruta.
Nel 1953 la manifattura viene rilevata dal ceramista Derutese Cesare Teobaldo Pimpinelli e Alfredo Santarelli, con l'ausilio del figlio e
di Ezio Rondelli,
fonda una societą denominata "Ceramiche di Gualdo e Deruta
Prof. A. Santarelli" che rimane attiva fino al 1955.
Nel 1955 anche la nuova manifattura, che ha sede in via Monina 11
a Gualdo Tadino, viene rilevata dal Pimpinelli.
I marchi della produzione sono in oro o rosso rubino dal 1900 al
1921 e successivamente in blu.
www.protadino.it/ecodelserrasanta/1999cal/cal1999.html
www.protadino.it/index.php?option=com_content&view=article&id=47&Itemid=65
www.allegracombriccola.net/librionline/alfredo-santarelli/
http://dev.racine.ra.it/virtual/ceramiche_faenza/article.php?sid=1001