Ferruccio MENGARONI | QUOTAZIONI |
Nato a Pesaro nel 1875
Ferruccio Mengaroni inizia la sua attivitā di ceramista, allievo
di Telesforo Bertozzini, Cesare Gai e Romolo
Bezzicheri, presso i laboratori
della manifattura ceramica "Molaroni" di Pesaro, a soli dodici anni, costretto
dal padre, ingegnere ed insegnante, che lo vuole punire per
essere stato espulso da tutte le scuole del Regno.
Appassionatosi alla materia nel 1895 č, insieme ad Attilio
Berarducci e ad Arnaldo
Giuliani, tra i soci
fondatori della manifattura ceramica "Berarducci
& C."
Nei primi anni del '900 č direttore tecnico della fabbica "Antonibon" di Nove (Vicenza).
Tornato a Pesaro lavora di nuovo alla "Molaroni" e nel
1908 č presente con un grande tondo con la riproduzione della
Madonna del Melograno del Botticelli, ottenendo grandi
riconoscimenti, alla Mostra Nazionale della Ceramica di Faenza
Grande maiolicaro e decoratore nel 1908 entra in possesso delle
ricette, con le formule per la preparazione degli impasti, delle
vernici, dei colori e dei sistemi di cottura, del ceramista del
XVI secolo Cipriano Piccolpasso e ben presto, nella sua piccola
fornace di via Castelfidardo a Pesaro, raggiunge, nelle sue
riproduzioni di maiolica antica, risultati di una perfezione mai
raggiunta da alcuno.
Nel 1914 Mengaroni apre, in societā con Aristodemo e Ettore Mancini,
l'importante manifattura "M.A.P." (Maioliche Artistiche Pesaresi).
La primissima produzione della ditta č marcata S.D.A.C. (Studio
D'Arte Ceramica)
Nel 1919, grazie all'apporto finanziaro di alcuni pesaresi la
ditta assume un tono industriale e da lavoro a circa cinquanta
dipendenti.
Il 13 maggio 1925 Ferruccio Mengaroni muore, durante le fasi
dell'allestimento della II Biennale di Arti Decorative di Monza,
travolto da un suo enorme tondo in maiolica policroma
raffigurante il volto di Medusa e oggi conservato nell'ingresso
del Museo della Ceramica di Pesaro.
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