Maria Concetta Marabini collabora, a partire dai
primi anni Venti, con la "Fabbriche Riunite di Ceramica"
di Faenza in qualità di decoratrice.
Nella seconda metà degli anni Venti è chiamata a prestare la
sua opera alla "Faventia Ars"
di Francesco Castellini e Luigi Masini e
successivamente passa alla "Bottega Zama".
Nel dopoguerra viene assunta presso la manifattura ceramica
"C.A.C.F."
di Faenza.