Valmore GEMIGNANI | QUOTAZIONI |
Lo scultore Valmore
Gemignani, nato a Massa Carrara nel 1878, dopo un primo periodo
di formazione in cui apprende l'arte dello scultore lavorando con
il padre marmista, prosegue la sua preparzione artistica a
Firenze all'Accademia d'Arte e frequentando lo studio di A.
Bortone.
Nel 1899 esordisce alla Mostra della Societā Promotrice di Belle
Arti di Firenze dove sarā presente anche nel 1901, nel 1903 e
nel 1904.
A partire dai primi anni del Novecento si dedica soprattuuto allo
studio della statuaria antica.
Nel 1901 č alla Biennale di Venezia esperienza che ripete nel
1903, nel 1912, 1914, 1922, 1936 e 1942.
Sempre all'inizio del secolo disegna alcune ceramiche, eseguite
sotto la direzione tecnica del Giusti e
artistica del Mussini, per
conto della manifattura "Cantagalli", di proprietā di Margareth Tod vedova di Ulisse
Cantagalli, che sono presentate
all'Esposizione di Firenze del 1902.
Nel 1906 si trasferisce in vari paesi del nord Europa lavorando
anche per la Rosenthal.
Nel 1915 torna a Fierenze dove a causa degli eventi bellici č
costretto a sospendere l'attivitā artistica.
Intorno all'inizio degli anni Venti collabora con la manifattura
"Fornaci di San Lorenzo", di proprietā di Galileo
Chini, realizzando alcune
statuette e alcuni pannelli decorativi raffiguranti putti e
animali di sapore secessionista tedesco.
Nel 1921 č alla prima Biennale Romana e l'anno dopo espone alla
Primaverile Fiorentina dove presenta alcune terrecotte realizzata
alle Fornaci San Lorenzo.
Nel 1923 č alla Quadriennale d'Arte di Torino e nel 1927
partecipa a numerose manifestazioni a Roma e Firenze.
Nel 1928 presenta alcuni suoi lavori alla Galleria Pesaro di
Milano, dove l'anno successivo tiene un'importante personale di
scultura, e dal 1932 al 1942 partecipa a tutte le mostre
organizzate dal Sindacato degli Artisti Fascisti di Belle Arti
della Toscana.
Nel 1931 č alla Quadriennale di Roma dove torna ad esporre nelle
edizioni del '35, del '39, del '43, del '51 e del '55
Muore a Firenze nel 1958