CERAMICA LIGURE |
La "Societą Anonima
Ceramiche Liguri Vaccari", gią "Ceramiche Giovanni
Ellena" dal 1882, "Stabilimento Ceramico Ellena"
dal 1900 e "Ceramica Ligure" dal 1919, con sede a
Genova e vari stabilimenti a Ponzano Magra (Sp), a Bellaso (Sp) e
a Genova Borzoli, si occupa della produzione di laterizi,
materiali per edilizia ed isolatori elettrici in porcellana.
Fondata dall'ingegnere Giovanni Ellena nel 1882 come stabilimento
per la produzione di laterizi, dal 1896 la fabbrica si
specializza nella produzione di pavimenti e rivestimenti
ceramici.
Nel 1900 Giovanni Ellena cede la fabbrica, mantenendo alcune
quote azionarie, a Filippo Baghino, alla famiglia di industriali
Tassara e ad altri soci tra cui Carlo Vaccari.
Nel 1915 Carlo Vaccari diviene amministratore delegato della
societą e sotto la sua direzione la fabbrica diviene una cittą
industriale con alloggi per i dipendenti, refettori, asilo
infantile, scuola elementare, campi sportivi e spaccio aziendale.
Nel 1933 la fabbrica espone i suoi pavimenti alla V Triennale di
Milano.
Nel 1935 lo scultore Rino Mordacci
esegue presso la fabbrica la sua prima scultura in terracotta,
"La pietą", aprendo la manifattura alle prime
suggestioni della ceramica artistica.
Nel 1936, dopo un periodo di crisi dovuto alle sanzioni
economiche imposte all'Italia, la ditta inizia la produzione di
tessere ceramiche per mosaici pavimentali e realizza alcuni
mosaici futuristi su disegni di Enrico Prampolini
e Fillia destinati
al Palazzo delle Poste di La Spezia e alla Piscina Comunale di
Genova e numerosi altri mosaici per edifici pubblici e privati in
Italia e all'estero, tra cui quelli del Foro Mussolini di Roma.
Nello stesso anno la fabbrica espone la sua produzione alla VI
Mostra di Arti Decorative e Industriali della Triennale di
Milano.
A partire dal 1936, ancora con ragione sociale "Ceramica
Ligure" viene iniziata, nello stabilimento di Borzoli, una
produzione sperimentale di stoviglie, servizi da tč e caffč,
vasi di ceramica e porcellana e oggetti d'arredamento realizzati
su disegno dello scultore Guido Galletti,
sempre presentata alla Triennale di Milano, ma che non riesce ad
inserirsi sul mercato e presto la produzione di ceramiche
artistiche viene sospesa.
Sempre nel 1936 la ditta partecipa alla II Mostra di Plastica
Murale di Roma.
Nel 1941 la ragione sociale della ditta muta in "Ceramica
Ligure Vaccari" e limitando la produzione ai laterizi e alla
ceramica per l'industria, rimane attiva fino al 1972, anno in cui
viene dichiarato il fallimento.
Nel 1979 l'azienda viene riaperta con la denominazione
"Ceramiche Vaccari s.p.a." e nei primi anni Ottanta
ospita, per la realizzazione di circa sessanta piastre ceramiche,
l'artista spezzino Paolo De Nevi.
www.slideshare.net/ProgettoNova/mario-giannoni-la-ceramica-ligure-vaccari-storia-archivio-produzione
http://archeologiaindustriale.net/1250_libro-ceramica-ligure-vaccari-storia-archivio-produzione