Anonima ceramista decoratrice attiva negli anni del secondo
dopoguerra prima a Gubbio presso la manifattura "Ajò" e poi, dal 1960
al 1962, ad Umbertide presso la manifattura "Pucci", dove con
questo pseudonimo firma alcune delle più curiose ed affascinanti
realizzazioni, dal sapore naif e surreale, di questa manifattura.