Mario Porcù nasce a Villamassargia, in provincia di Cagliari,
nel 1917.
Scultore animalista di grandi capacità si esprime attraverso il
sapiente uso di svariati materiali, dal bronzo alla pietra, dal
marmo alla terracotta.
Esperto fornaciaio e tecnico della ceramica, Porcù giunge in
Albisola intorno al 1950 e diviene amico di Nanni Servettaz.
Tra il 1953 e il 1957 lavora presso la fabbrica albisolese "Manifattura
Ceramiche Italia" sotto la direzione artistica di Ugo Michielotto.
Tra il 1957 e il 1958 realizza alcuni pannelli in piastrelle
ceramiche, destinati a decorare le facciate di alcuni edifici
privati di Albisola, progettati dall'architetto Piacentini.
Dall'inizio degli anni Sessanta collabora saltuariamente con la
manifattura "Grosso
Ceramiche" di Albisola Capo.
Nel 1962 vince il primo premio, ex aequo con Eva Soerensen, al
IV° Festival della Ceramica di Albisola,
Nel 1962-'63 partecipa alla realizzazione del Lungomare degli
Artisti ad Albissola Marina.
Negli stessi anni realizza alcuni lavori
presso l'albisolese "La
Fenice" di proprietà di Ernesto
Daglio.
Negli anni Ottanta è invitato da Bepi Mazzotti e da suo figlio
Tullio (secondo del
nome) a realizzare alcune ceramiche presso la loro manifattura
"Fabbrica
Casa Museo G. Mazzotti 1903" di Albisola capo.
Mario Porcù muore a Savona nel 2001.