Bruno MUNARI | QUOTAZIONI |
Nasce a Milano nel 1907 e
trascorre l'infanzia e l'adolescenza a Badia Polesine.
Pittore, scultore, grafico e designer nel 1925 torna a Milano
dove lavora nello studio di uno zio ingegnere e nel aderisce nel
1927 al movimento futurista milanese, divenendone uno dei
maggiori esponenti.
Nel 1927 partecipa alla mostra "Trentatre Futuristi"
alla Galleria Pesaro di Milano; nel 1929-30 in "Peintres
futuristes italiens" alla "Galerie 23" di Parigi;
nel 1930 alla Mostra futurista architetto Sant'Elia e 23 Pittori
Futuristi; nel 1931 alla Mostra di Aeropittura e
Scenografia Futurista alla Galleria Pesaro di Milano; nel 1932 in
"Enrico Prampolini et les aeropeintres futuristes
italiens" tenutasi a Parigi.
Lo stesso anno pubblica il "Cantastorie di Campari" e
l'anno successivo illustra l'Anguria Lirica, famosa
"Litolatta" di Tullio d'Albisola,
e inizia a collaborare con lui anche nell'ideazione e nella
produzione di ceramiche futuriste realizzate presso i forni della
manifattura "M.G.A.", di
proprietà della famiglia Mazzotti, in Albissola Marina.
Nel 1930 esegue la sua prima scultura astratta, "Macchina
aerea" preludio alle sue famose "macchine inutili"
del 1933.
Nel 1934 firma il "Manifesto tecnico dell'aeroplastica
futurista".
Partecipa alle Biennali di Venezia del 1932, '34 e '36; alle
Quadriennali di Roma del '31 e del '35; alle Triennali di Milano
del 1933, del 1936 e del 1939.
Nel 1939inizia a scrivere libri per l'infanzia
Nel 1940 espone alcuni "oggetti metafisci" alla
galleria il Milione di Milano.
Nel 1945 esegue la sua prima "Opera cinetica a motore"
riproposta poi in multipli nel 1963.
Nel 1948 è tra i fondatori del MAC (Movimento Arte Concreta) e
nello stesso anno inizia la produzione detta dei
"concavi-convessi" e nel 1950 quella dei
"positivi-negativi".
Negli anni Sessanta inizia ad occuparsi anche di cinema
d'avanguardia.
Bruno Munari muore a Milano nel 1998.
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