Nato a Pesaro nel 1859 si accosta alla
ceramica nel 1873, come allievo pittore, da ragazzo presso la
fabbrica di ceramiche "Benucci e Latti" di Pesaro, di
proprietą dello zio Pietro Latti.
Nel 1875 prosegue gli studi di pittura su ceramica con il maestro
Ernesto Sprega, gią direttore dei pittori della manifattura
fiorentina "Ginori" di Doccia.
Si dedica negli stessi anni allo studio della chimica applicata
alla ceramica.
Nel 1880 rileva la fabbrica "Benucci e Latti", cambia
la ragione sociale in "Molaroni" e nei due anni successivi presenta la sua
produzione all'Esposizione di Milano e di Torino, riscuotendo
ampi consensi.
Nel 1884 trasferisce i laboratori nei pił ampi locali di via
Cassi dove la manifattura raggiunge una produzione di cinquemila
pezzi l'anno per la maggior parte improntati alla riproduzione di
alta qualitą di imitazioni dell'antico.
Nel 1885 partecipa all'Esposizione Universale di Anversa e in
seguito a tutte le principali manifestazioni e mostre nazionali
del settore riscuotendo sempre successo commerciale e
attestati di qualitą.
Agli inizi del Novecento la manifattura redige un primo catalogo
delle opere prodotte la cui seconda edizione del 1908 presenta
915 pezzi.
Vincenzo Molaroni muore improvvisamente a Pesaro nel 1912 e la
proprietą della fabbrica passa ai suoi figli Francesco, Eliseo e Telesforo e al fratello Giuseppe.