Giovanissimo, intorno alla prima metą degli anni Venti,
comincia a lavorare presso la manifattura faentina "Melandri-Focaccia"
e successivamente continua il suo apprendistato presso la
fabbrica di ceramiche "Trerč".
Sul finire degli anni Venti collabora con la "Faience" di
proprietą di Paolo Zoli
con la qualifica di stampatore e torniante e saltuariamente si
occupa della lavorazione della terra per la bottega di Aldo Zama.
Alla fine della seconda guerra č un torniante di alto livello e
oltre a lavorare presso la "C.A.C.F." (Cooperativa
Artigiana Ceramisti Faentini) viene chiamato da numerose altre
manifatture della cittą a realizzare al tornio lavori di grandi
dimensioni.