Nato a Pistoia nel 1901
Marino Marini frequenta l'Accademia di Belle arti di Firenze come
allievo di Galileo Chini.
All'attivitā di pittore affianca, a partire dal 1922, quella di
scultore.
Dalla metā degli anni Venti predilige l'uso della terracotta
particolarmente idonea alla realizzazione delle sue sculture
dalle forme scabre e arcaicizzanti.
Nel 1927 partecipa alla III Mostra Internazionale di Arti
Decorative di Monza, dove conosce Arturo Martini.
Nel 1929 realizza una serie di terrecotte policrome ispirate alla
scultura etrusca.
Nello stesso anno viene chiamato a sostituire Arturo Martini alla
cattedra di scultura della scuola di Villa Reale a Monza,
incarico che mantiene fino al 1940.
Nel 1932 partecipa, invitato da Gino Severini, alla Biennale di
Venezia.
Durante la prima metā degli anni Trenta lo scultore compie
numerosi viaggi in Europa e affascinato dalle grandi cattedrali
gotiche.
Nel 1935 vince il Premio per la scultura alla II Quadriennale di
Roma
Negli anni successivi l'opera dell'artista subisce un processo di
restrizione tematica che lo porta a confrontarsi, quasi
esclusivamente, con due soli temi: il nudo femminile, incarnato
dalla dea etrusca della fertilitā Pomona, e l'uomo a cavallo,
anch'esso modello di antica memoria, che nell'artista perde i
connotati eroici della scultura classica per acquisire quelli
tragici privi di ogni nobiltā e potenza.
Di questi anni č la sua attivitā didattica come docente di
plastica presso l'Istituto Statale per l'Industria e
l'Artigianato di Monza (I.S.I.A.)
Negli anni Quaranta ottiene la cattedra di Scultura all'Accademia
di Brera.
Nell'immediato dopoguerra, dopo la distruzione della sua casa di
Milano e del suo studio di Monza a causa dei bombardamenti,
Marini si trasferisce nel Canton Ticino e si concentra sull'uso
della ceramica come mezzo espressivo privilegiato della sua arte.
Apre un laboratorio a Tenero, vicino a Locarno, e qui realizza
numerose piccole sculture in terracotta e ceramica policroma
alcune delle quali sono oggi conservate nel Museo Marino Marini
di Firenze.
Marino Marini muore a Viareggio, in provincia di Lucca, nel 1980.
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