Il ceramista e scultore Alfonso Leoni nasce a Faenza nel 1941 dove studia all'Istituto d'Arte G. Ballardini, allievo di Angelo Biancini e Umberto Zannoni.
Alla fine degli anni Cinquanta diviene collaboratore di Angelo Biancini e nei primi anni Sessanta realizza nel suo laboratorio alcuni lavori di tipo figurativo.
Nel 1961, ancora giovanissimo, è docente di plastica all'Istituto d'Arte di Faenza.
Negli anni successivi, presa confidenza con la materia, inizia una fase di sperimentazione che trae ispirazioni dagli stilemi informali e astrattisti.
Negli stessi anni accompagna alla scultura ceramica, ormai di impronta pop-art e concettuale, l'uso di altri materiali come la carta, l'alluminio, il ferro e il bronzo.
Nel 1970 partecipa al Premio Faenza ricevendo il suo primo importante riconoscimento.
Nel 1972 è tra i partecipanti al XXX° Concorso Internazionale della Ceramica d'Arte Contemporanea di Faenza e nel 1976 ottiene di nuovo il Premio Faenza, ex aequo con lo statunitense Paul Donhauser.
Sempre negli anni Settanta collabora saltuariamente con la manifattura ceramica "Tassinari" di Faenza dove oltre alle sue sculture realizza alcuni pezzi unici commercializzati dalla stessa ditta e con Leandro Lega ed affianca all'attività artistica quella didattica come docente all'Accademia di Belle Arti di Bologna.
Dalla seconda metà degli anni Settanta si dedica alla progettazione di decori per piastrelle prodotte dalla "Maioliche Faentine" e dalla "Villeroy & Boch" e grazie alla collaborazione con questa importante fabbrica i suoi lavori vengono conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo.
Alfonso Leoni muore prematuramente nel 1980 nella sua città natale.

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